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La Leapmotor T03 è stata l’auto più venduta durante il click day degli incentivi 2025, complice un prezzo estremamente competitivo. Ma cosa succede quando una citycar elettrica cinese, pensata per l’uso urbano, viene utilizzata per cinque anni consecutivi e 80.000 km? Una risposta arriva da un proprietario cinese che, su Reddit e social locali, ha pubblicato una lunga recensione della sua T03 acquistata nel 2020, quando Leapmotor era ancora un marchio sconosciuto.
Il proprietario parte da un difetto che, a suo dire, accompagna la T03 fin dal debutto. “Il passaggio dell’aria dalle portiere e dai finestrini anteriori triangolari è rimasto irrisolto per cinque anni, e anche i modelli più nuovi ne soffrono”, scrive. Un’infiltrazione percepibile a velocità autostradali o con vento laterale, al punto da consigliare agli acquirenti di “fare un giro di prova e verificare se sia tollerabile”.
La T03 offre una garanzia standard di 3 anni o 100.000 km, spesso estesa fino a 5 dai concessionari. Il racconto dell’utente diventa però più critico superato il terzo anno: “Una volta scaduta la garanzia, le cose iniziano a rompersi una dopo l’altra. La qualità non è così buona come si potrebbe immaginare”.
Tra i componenti citati:
Sensori pressione pneumatici: “durano poco più di tre anni”, con promozioni variabili a seconda delle officine.
Compressore dell’impianto di climatizzazione.: tende a guastarsi tra il terzo e il quarto anno. Il problema più delicato riguarda il rischio di compromettere i contatti della batteria ad alta tensione, causando una possibile perdita di potenza in marcia.
La sostituzione in garanzia è gratuita, ma fuori garanzia i costi salgono: 4.000–5.000 yuan se eseguita presso Leapmotor, circa la metà in officine indipendenti. Con una controindicazione non trascurabile: chi ripara fuori rete perde la garanzia a vita sul sistema “trielettrico”, cioè batteria, motore e controller.
L’utente descrive anche il servizio post vendita: nel 2021 era “mediocre”, con costi alti e poca efficienza. Oggi, sostiene, la situazione appare migliorata, con tagliandi nell’ordine dei 200–300 yuan. Resta però l’impressione di un’assistenza ancora lontana dagli standard dei grandi costruttori globali. Inoltre, per quanto riguarda la batteria della vettura, il proprietario guida la versione con autonomia dichiarata di 403 km (ciclo CLTC) e, secondo la sua esperienza, mostra un andamento del degrado piuttosto lineare:
Anni 1-3: autonomia quasi invariata, prossima ai 400 km
Anno 4: scende a circa 370 km
Anno 5: si stabilizza attorno ai 360 km
Una perdita complessiva dell’11%, pari a un degrado del 2-3% annuo: esattamente in linea con quanto osservato sulle elettriche più diffuse. Il comportamento cambia però in autostrada: “Il degrado è più evidente. Riuscivo a percorrere 150-200 km, ora solo 100. La T03 in autostrada dimezza l’autonomia”. Una limitazione nota per vetture elettriche leggere con batterie piccole, dove velocità elevate e aerodinamica sfavorevole pesano molto.
L’aspetto più interessante della recensione è la consapevolezza dell’autore: si tratta di un’esperienza singola, non di un giudizio assoluto. Alcuni proprietari potrebbero non sperimentare gli stessi difetti, altri potrebbero trovarne di diversi. Tuttavia, il racconto restituisce l’immagine di una T03 competitiva su prezzo ed efficienza, ma con margini di miglioramento sulla qualità costruttiva e sulla robustezza dei componenti ausiliari. La batteria, invece, sembra comportarsi correttamente nel lungo periodo.
Fonte: Reddit
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