Bonus Malus emissioni: per Ford è antistorico

Bonus Malus emissioni: per Ford è antistorico
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Ford Italia contraria alle nuove misure 2019 del governo italiano per l’auto, che ignorano il mondo dei commerciali e la sicurezza a lungo termine
25 gennaio 2019

In occasione di un recente incontro, per comunicare le strategie nazionali Ford 2019 inerenti la propria gamma di veicoli commerciali, quelli dell’Ovale Blu hanno parlato anche di auto e relative tasse in Italia, oltre che di sviluppi sul fronte elettrico, con l’accordo Volkswagen.

Il Direttore Relazioni Esterne di Ford Italia, Marco Alù Saffi, deve necessariamente rimandare a tempi futuri i dettagli e i succosi contenuti del matrimonio Ford con VW, ma non lesina giudizi per le scelte del governo su nuovi incentivi e nuove tasse per le automobili. “Queste nuove misure che controllano i grammi di CO2 allo scarico, in un certo senso vanno persino contro l'interesse dell'Italia e contro l’evoluzione dell’auto. Si pensi a come sul filo del rasoio per avere un incentivo, o una tassa aggiuntiva, avranno la meglio i modelli 2WD e con cambio manuale. Quindi con un parco auto che in Italia si rinnova, ma dotandosi di meno sviluppi potenziali nei sistemi di sicurezza, Adas”.

Guida autonoma Ford, in evoluzione graduale
Guida autonoma Ford, in evoluzione graduale

In effetti lo spunto è corretto ed è vero che il futuro dell’auto sia con trasmissioni sempre più automatiche e trazioni sempre più integrali, molto pacatamente le seconde. Il tema della scelta ecologica troppo limitata al breve termine e criticabile, per le misure italiane, viene analizzato da Ford anche in ottica di veicoli commerciali, quelli che per la casa stanno facendo tanto (1° marchio estero, con quota nazionale 2018 al 12,8%).

Ci ritroviamo con un parco circolante fatto di oltre due milioni di veicoli commerciali leggeri che sono massimo Euro3, ma per quelli non si fa niente. È un limbo, che incide quotidianamente sull’ecologia e la sicurezza in strada”.

Glissando sui contenuti del matrimonio con VW, che potrebbe portare in dote a Ford non solo mezzi commerciali ma anche auto, elettriche compatte su piattaforma MEB, il dirigente Ford non nega che potrebbero esserci succose novità. Se ne parla però molto più avanti. Adesso Ford propone i primi modelli ibridi, a fine anno anche sui commerciali, con il Transit PHEV e nel 2020 si vedrà anche il tanto atteso nuovo SUV elettrico ispirato alla Mustang.

“Ma gli incentivi non sono coerenti anche in quello – prosegue Saffi - per l'auto si va contro persino alla tendenza di elettrificazione, contando che molti valori di CO2 basso lo vedranno i motori diesel, quelli che invece molti comuni stanno mettendo fuori dai propri centri”.

Molti costruttori investono o si accordano per affrontare al meglio la rivoluzione dell’elettrico e della guida autonoma. “L’accordo con VW ha vantaggi reciproci e i nostri sono coerenti agli obiettivi classici di Ford. Nulla di limitato come avvenne per i monovolume 20 anni addietro (Galaxy fratello gemello di Sharan e Alhambra, ndr) ma qualcosa che ci porti maggiori capacità produttive e volumi a lungo termine. Lo scopo è anche quello di incrementare nei nostri modelli la disponibilità di tecnologia secondo la filosofia del fondatore: non pionieri e costosi, ma in grado di offrire le innovazioni quando siano alla portata di molti”.

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