GPL, metano, ibride, elettriche: le Marche guidano la classifica

GPL, metano, ibride, elettriche: le Marche guidano la classifica
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In Italia rappresentano l’8,6%, ma in alcune regioni la quota è superiore al doppio
23 aprile 2019

Cresce, a ritmo forse non forsennato, ma cresce il numero delle auto ad alimentazione alternativa circolanti in Italia. Secondo i dati Aci elaborati dall’Osservatorio Autopromotec, la quota di mercato di auto con alimentazione GPL, metano, elettriche ed ibride si attesta oggi all’8,6% del parco circolante nazionale.

La quota rimane largamente minoritaria rispetto alle motorizzazioni tradizionali a benzina e gasolio, ma è in costante crescita soprattutto da due anni a questa parte: nel 2016 erano 3,4 milioni, a fine 2018 si è arrivati a 3,8 milioni, con una crescita in termini percentuali dell’11,7%.

Nello specifico, dei 3,8 milioni di autoveicoli ad alimentazione alternativa circolanti il 5,6% è alimentato a GPL (2,5 milioni di veicoli), il 2,4% è alimentato a metano (1 milione), mentre gli autoveicoli ibridi ed elettrici rappresentano insieme solo lo 0,6% del parco circolante (circa 263.000 unità).

La composizione del parco circolante per motorizzazione al 2018
La composizione del parco circolante per motorizzazione al 2018

Importanti però sono le differenze di diffusione su base regionale delle motorizzazioni alternative: le Marche sono la regione in cui vi è la percentuale maggiore di autoveicoli ad alimentazione alternativa (17,8%), seguite da Emilia Romagna (17,3%), Umbria (12,8%) e Veneto (10,6%). Seguono, comunque sopra la media nazionale, la Campania (9,6%), il Piemonte (9,5%), la Toscana (9,3%) e l’Abruzzo (9,2%). Agli ultimi posti di questa graduatoria, invece, si trovano la Sardegna e la Valle d’Aosta, dove rispettivamente solo il 2,4% e il 2% degli autoveicoli circolanti è ad alimentazione alternativa.

Sotto la media con il 7,2%, invece, una regione come la Lombardia, che potrebbe sembrare contrariamente alla realtà una delle più impegnate nel rinnovamento del parco circolante.

La ripartizione su base regionale
La ripartizione su base regionale

«Proprio la crescita delle motorizzazioni ibride ed elettriche nel nostro Paese - sottolinea l’Osservatorio Autopromotec - rappresenta senza dubbio il preludio di una vera e propria rivoluzione. Una rivoluzione che avrà un impatto importante su tutti gli aspetti della motorizzazione ma che determinerà cambiamenti significativi anche sull’autoriparazione. Di sicuro le auto elettriche e, in generale, le vetture del futuro, avranno meno componenti usurabili rispetto alle auto tradizionali di oggi, ma allo stesso tempo la domanda di autoriparazione non diminuirà. Questo perché il crescente numero di sensori e centraline degli autoveicoli genererà la necessità di affidarsi alle officine di autoriparazione, le quali dovranno investire in attrezzature e strumentazioni all’avanguardia oltre che su una sempre più specializzata formazione del personale».

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