Cruise control in auto, Cos’è e come funziona il regolatore di velocità automatico

Cruise control in auto, Cos’è e come funziona il regolatore di velocità automatico
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Un tempo snobbato da molti italiani “il cruise” oggi adattivo è un must per comodità e anche sicurezza in molti segmenti. Vediamo cos'è il cruise control utile non solo in autostrada grazie all’integrazione dei sistemi elettronici e all'ottimizzazione consumi
30 novembre 2021

In alcune nazioni come l’America lo si trova da lunghissimo tempo, nelle dotazioni vettura. In Italia da un po’ meno, ma pur sempre non poco vedendo i cataloghi e i listini. Parliamo del cruise-control, il regolatore di velocità che un tempo era al massimo tra gli accessori opzionali, mentre oggi tantissime auto lo “devono avere” di serie.

Magari non è quello adattivo ultra evoluto, ACC con trafic-jam e risposte “Intelligenti” grazie alla connettività, ma si parla sempre di cruise, per abbreviare. Il cruise control, che sostanzialmente fa viaggiare la vettura senza dover tenere premuto il pedale del gas, è molto apprezzato per chi guida in autostrada, o tratte lineari nel percorso.

Come funziona il cruise control

Come funziona il cruise control? L’utilizzo del cruise control è banale per chi guida: impostando il valore di velocità desiderato il sistema, oggi totalmente a gestione elettronica, fissa la velocità della vettura a quel valore e la mantiene. Spesso i comandi sono tasti o leve in prossimità del volante, con elementi per aumento e decremento valore (+ e -) oltre che di avvio e ripristino (SET/RES).

A ogni comando manuale del conducente però, su pedaliera, il sistema “lascia” in modo che frenate o accelerazioni del conducente siano sempre prioritarie.

ACC

L’acronimo ACC, ovvero Adaptive Cruise Control, indica gli attuali sistemi di regolazione velocità che sono capaci sia aumentare sia di decrementare autonomamente il ritmo. A differenza dei più semplici e vecchi cruise control, dove si mette un valore che resta fisso (come se qualcuno premesse il pedale gas, ma senza vedere la strada) quelli adattivi leggono il fronte vettura e sono quindi in grado da soli di accelerare o frenare per poi tendere sempre, quando possibile, alla velocità impostata.

In caso di ACC nei comandi si trova anche l’impostazione distanza dal veicolo che precede, oltre agli altri. Dire che l’auto, con cruise adattivo, è in grado di accelerare da sola, poteva anche spaventare gli automobilisti di un tempo. I sistemi dell’ACC sono invece oggi molto sicuri e anzi, con una guida mediamente fluida, rispetto a certi “piedi pesanti”. Potenzialmente capaci di far risparmiare carburante, gli ultimi sistemi di cruise control adattivo con telecamera, leggono persino i limiti di velocità sui cartelli, evitando multe.

Cruise Control connessi

Nelle vetture premium ma non solo, i moderni cruise control adattativi comunicano con la rete e il GPS: il sistema riconosce tratti dove sia meglio decelerare o il contrario, supportando la guida anche senza interventi manuali.

Il risultato di uso del cruise control, sommando tutti i benefici (dal gas costante ai rapporti corretti e le velocità entro i limiti) ha talvolta valore utile per ridurre consumi di carburante.

Cruise control in coda

Come detto, oggi i più moderni cruise control adattivi integrati al cambio automatico, riescono a far guidare “senza piede” anche in città qualora ci siano code: il sistema ferma l’auto per evitare urti, si accoda e poi riparte appena possibile, spegnendo anche il motore (Stop&Start).

Anche queste funzioni estese, del cruise, rispetto a una guida manuale non accorta possono ridurre consumi e rischi.

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