Il DTM del futuro? Con elettriche da 1.000 CV

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Daniele Pizzo
L’organizzatore ITR annuncia di aver avviato uno studio per una serie turismo con berline elettriche da oltre 300 km/h, a batterie o fuel cell. Berger: «Penso che la Formula E sia troppo lenta»
7 novembre 2019

Il campionato DTM in un futuro non troppo lontano potrebbe prendere la strada dell’elettrico. L’organizzatore ITR ha infatti annunciato di avere messo a punto un concept per un prossimo ipotetico campionato turismo, inizialmente da affiancare al DTM, composto da una griglia di auto elettriche da 1.000 CV e capaci di superare i 300 km/h.

Si tratta di una “chiamata alle armi” per i diversi costruttori interessati a partecipare per sfruttare il ritorno di immagine di una serie internazionale. «Devi guardare lontano se vuoi dare forma al futuro di questo sport», ha affermato il presidente di ITR Gerhard Berger. «Sebbene i veicoli ibridi ed elettrici siano ormai sul mercato, penso che finora sia mancato un concetto davvero nuovo e stimolante. Oltre a milioni di fan del motorsport in tutto il mondo, stiamo ora parlando con un gran numero di aziende automobilistiche e fornitori che vorrebbero essere più coinvolti nel motorsport. Con questo progetto, vogliamo dimostrare che siamo aperti a ciò che riserva il futuro e che abbiamo qualcosa di nuovo da offrire ai produttori di tutto il mondo».

Secondo lo studio di fattibilità avviato da ITR, la serie per auto elettriche ideale è quella in cui sono ammesse vetture con carrozzeria derivata dalla serie alimentate a batteria oppure a celle di combustibile, quindi a idrogeno. Solo una parte del powertrain sarebbe libera da restrizioni regolamentari, mentre motori, elettronica, batterie o fuel cell dovrebbero essere standard per tutti, in modo da contenere i costi e assicurare equilibrio in pista. Come ulteriore tocco per lo spettacolo, ITR immagina un pit stop per cambio gomme eseguito da robot.

«Ho sempre detto che la Formula E ha una giustificazione come piattaforma di marketing e posso capire perché molte aziende sono coinvolte», spiega Berger. L’ex ferrarista però ha una critica: «Penso che le auto siano troppo lente e lo stile di guida troppo fortemente caratterizzato da strategia e gestione energetica. Le auto presentate nel nostro studio concettuale offrono qualcosa di completamente diverso. Qui, stiamo parlando di auto da corsa ad alte prestazioni che, proprio come in DTM, sono veloci, spettacolari e in grado di correre fianco a fianco. Un altro vantaggio è il fatto che queste auto assomigliano alle auto che puoi acquistare presso una concessionaria: saranno riconoscibili e distintive per ciascun costruttore. Quindi, i fan saranno in grado di identificarsi con queste macchine».

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