Centro Meridionale Fuoristrada S.r.l.

Partner di Automoto.it dal 2012

Dove siamo

Telefono: 081 7621000 Fax: 081 7629600 Indirizzo: C.da S.Maria della Misericordia, 88 - Napoli - 80125 - Napoli, Campania Sito: Visita il sito Contattaci
La prima esternazione di un'innata passione per le auto, ed in particolare per i veicoli fuoristrada, di Giuseppe e Maurizio Papa, nati fra le auto per essere figli di Antonio Papa storico concessionario del nolano, fu il ritrovamento in uno scasso militare, di una classica e intramontabile Willys Jeep CJ6, che restaurarono in maniera maniacale denominata Hurricane.

Si parla dei primissimi anni 80 e dopo poco, esausti per l'impegno lavorativo profuso e provati per gli innumerevoli problemi meccanici e per le immancabili perdite d'olio, i fratelli Papa vendettero il loro gioiello e questa fu la prima transazione commerciale di un veicolo fuoristrada! Dopo l'esperienza Jeep, si passò alla ricerca di un Nissan Patrol, veicolo all'epoca quasi introvabile, ma estremamente richiesto dagli appassionati, che fu rivenduto in 48 ore.

Così si inziò quasi inconsapevolmente nella concessionaria di famiglia, un'attività commerciale che dura ormai da più di un quarto di secolo e che, diversamente articolata nel tempo, comunque, ha costituito e costituisce un punto di riferimento per lo specifico settore e per tutti gli appassionati di fuoristrada e veicoli particolari.

Ai rapporti diretti instaurati con la Nissan, furono ben presto affiancate relazioni commerciali intrecciate con moltissimi Marchi che producevano fuoristrada, quali la russa Uaz, la Lada Niva, la Jeep, la Land Rover; all'epoca trattatavasi di vetture belle, affidabili, ma pur sempre estremamente essenziali e prive di un benchè minimo comfort di marcia, in omaggio alla concezione del tempo che vedeva il fuoristrada come veicolo da lavoro che andava valutato per le prestazioni specifiche, ma non certo per il comfort.

L'esperienza man mano acquisita nello specifico mercato, indusse al convincimento che erano i veicoli prodotti nei paese del sol levante, che avevano le migliori chanches per aspirare al successo di massa.

All'epoca, i marchi giapponesi non erano rappresentati ufficialmente sul territorio italiano e, i f.lli Papa cominciarono da importare dalla CEE, i primi esemplari di Mitsubishi Pajero e Nissan Patrol.

Di qui l'organizzazione delle prime fiere, di raduni e manifestazioni varie, una richiesta sempre più pressante da parte della clientela in costante e significativo aumento che induceva a presagire il boom che si sarebbe determinato negli anni successivi.

Dopo i primi periodi di attività nei locali nolani del padre Antonio, i Fratelli Papa nel 1983 diedero vita al "Centro Meridionale Fuoristrada", inaugurando nel 1984 una prestigiosa sede operativa a Napoli in via Orazio, mentre la sede di Caserta fu aperta nel 1987; erano gli anni nei quali, il mercato dei veicoli 4x4 si avviava ad acquisire un trend di crescita inarrestabile con una diffusione del prodotto ad ogni livello sociale.

I successi commerciali che dilagarano in tutta l'Italia meridionale, non sminuirono l'innata passione per il fuoristrada e contemporaneamente allo sviluppo della propria rete commerciale, con la nascita del Club Meridionale Fuoristrada si continuarono ad organizzare raduni di fuoristrada, la partecipazione a gare del settore di livello nazionale ed a diversi RAID in Africa.

Con l'avvento in Italia dei rappresentanti ufficiali delle case automobilistiche giapponesi, forti della conoscenza e della sua notevole introduzione nel mercato, il Centro Meridionale Fuoristrada acquisì vari mandati di concessione: Nissan, Mitsubishi, Honda, Daihatsu, Hyundai. Inoltre alla fine degli anni 80 si iniziò l'importazione dagli U.S.A. e la distribuzione dei primi esemplari di Harley Davidson e di Chevrolet Corvette.

Le sedi, i punti vendita e il personale aumentavano con il crescere del mercato e dell'azienda tanto da trovarsi a gestire direttamente cinque sedi e oltre cinquanta dipendenti.

Le politiche commerciali delle case costruttrici, esclusivamente connesse a numeri e volumi, determinò che mutarono le gamme dei veicoli importati: dai modelli di nicchia e per appassionati, a quelli di mas