Manutenzione: il controllo dell'olio

Pubblicità
Consigli su come effettuare il controllo periodico dell'olio motore. Quali tipologie utilizzare, e come controllarlo
12 luglio 2011


L'olio motore è una componente molto importante nel funzionamento del propulsore, in quanto permette la lubrificazione di svariate componenti senza le quali si creerebbe un valore di attrito troppo elevato che causerebbe rotture interne. Si consiglia pertanto di verificare con cadenza prefissata il livello dell'olio, magari ogni mille km percorsi.

Sarebbe consigliabile controllare suddetto livello del fluido lubrificante specialmente durante il rodaggio, quando i giochi ancora non ottimali tra gli organi meccanici potrebbero causarne dei consumi maggiori. Detto controllo è da eseguire a veicolo non inclinato, quindi perfettamente dritto a circa 5 minuti dallo spegnimento del propulsore.

L'astina per verificare il livello dell'olio deve essere pulita prima di ogni controllo ed il livello indicato deve essere compreso tra la tacca superiore e quella inferiore. Ricordiamo che il livello dell'olio non deve eccedere all'interno del motore, se infatti viene superata la tacca superiore dell'asticella di rilevamento si incorre nella possibilità di danneggiare il propulsore.

Generalmente gli oli lubrificanti utilizzati in ambito motoristico vengono ottenuti da una base, la quale può essere minerale o sintetica, alla quale vengono uniti degli additivi detergenti e disperdenti al fine di evitare depositi nel motore, oltre ad anticorrosivi, antiruggine ed antiusura per attenuare consumi meccanici e corrosioni.

Antischiuma, miglioratori d’indice di viscosità, modificatori d’attrito VM e PPD - Pour Point Depressants, vengono invece impiegati per modificare le proprietà fisiche dell’olio base. Gli oli lubrificanti sono inoltre classificabili per performances (API, Specifiche dei costruttori e ACEA) e per viscosità (SAE).

Quest’ultima distinzione in gradi SAE (da 20 a 60 in ordine crescente di viscosità) è la più diffusa e rappresenta la viscosità cinematica rilevata ad una temperatura di 100 gradi centigradi. I gradi SAE “W” rappresentano invece il valore di viscosità dinamica a temperatura bassa, infatti la W è acronimo di Winter (il termine che in inglese indica l’inverno) ed i suoi valori di viscosità vengono rilevati con temperature comprese tra -5°C e -35°C, temperature per le quali troviamo le corrispondenti sigle 0W e 25W.

Questo valore esprime la temperatura minima alla quale il motore può essere messo in funzione, in rapporto alla gradazione SAE dell’olio che lubrifica il motore, se ad esempio volessimo avviare la nostra vettura sino ad una temperatura di -20°C dovremmo utilizzare un olio di tipo 15W.
Il parametro che esprime sia il grado di libertà in cui l’olio consente la lubrificazione di parti critiche del motore, sia l’avviamento dello stesso è detto: Temperatura Minima di Pompabilità.

 

SAE MAX.VISCOSITA' TEMPERATURE LIMITE DI COMPATIBILITA' VISCOSITA' A 100°C
(mm 2 /s)
 
      MIN MAX
0W 3.250 a -30°C -35°C 3.8
5W 3.500 a -25°C -30°C 3.8
10W 3.500 a -20°C -25°C 4.1
15W 3.500 a -15°C -20°C 5.6
20W 4.500 a -10°C -15°C 5.6
25W 6.000 a -5°C -10°C 9.3
20 - - 5.6 9.3
30 - - 9.3 12.5
40 - - 12.5 16.3
50 - - 16.3 21.9
60 - - 21.9 26.1


Gradazioni SAE per cambi e differenziali:
 

SAE MAX.VISCOSITA' VISCOSITA' A 100°C (mm^2/s)  
    MIN MAX
70W -55°C 4.1
75W -40°C 4.1
80W -26°C 7.0
85W -12°C 11.0
90 - 13.5 24.0
140 - 24.0 41.0
250      

Pubblicità