Maurizio Arrivabene: «La nuova Ferrari è davvero sexy e vogliamo vincere »

Maurizio Arrivabene: «La nuova Ferrari è davvero sexy e vogliamo vincere »
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L'auto bella è quella che vince, diceva Enzo Ferrari, ma Arrivabene, il nuovo team principal del Cavallino, parla della nuova SF15-T come una vettura sexy e che potrà far bene... Sebastian e Kimi dovranno integrarsi lavorando assieme
9 febbraio 2015

Maurizio Arrivabene, il team principal della scuderia Ferrari, sembrava un fiume in piena, qualche giorno fa: i piloti, il team, la vettura, le nuove regole. Ce ne era per tutti.

 

Il primo pensiero è andato ai piloti e alla nuova vettura, non prima di sottolineare come la filosofia 2015 resti invariata e parta da quella del suo fondatore Enzo Ferrari. Tutti devono fare il loro dovere, dice Arrivabene «Non c'è una filosofia di serie A o di serie B, ma deve essere chiara per tutti. Dobbiamo ricostruire il team, dare fiducia alle persone e andare avanti a testa bassa».


Poi, parlando di Sebastian e Kimi, ha sottolineato come i due compagni di squadra dovranno integrarsi lavorando assieme e come il suo compito sarà quello di evitare la formazione di gruppetti di lavoro perché la direzione deve essere comune, quella del bene della scuderia. «Non penso che lo scorso anno c'erano gruppetti, ma se ci fossero stati quest'anno non ci saranno. La squadra lavorerà per loro e con loro, ma sopratutto per la Ferrari».


Ma il responsabile della squadra del Cavallino non si ferma qui, e parla anche della nuova vettura SF15-T. «Quella dello scorso anno era brutta e perdeva. Questa però è molto molto bella, è una Ferrari veramente sexy. Due vittorie sarebbero già una soddisfazione? Tanti pensano che vogliamo mettere le mani avanti, ma siamo più realisti del re. La macchina non si costruisce in 3 secondi e c'era già. Alcune modifiche sostanziali sono state fatte in base ai tempi molto ristretti. Ci stiamo muovendo nella direzione giusta».

Ci vuole una rivoluzione per far appassionare

Riguardo alle nuove regole e al futuro della Formula 1, Arrivabene è stato chiaro e diretto: «La nostra voce è importante, ma non ci devono essere diktat per tutti. Ci vuole innovazione, anzi una rivoluzione. Bisogna tornare tra la gente e far appassionare la gente. Questo significa avere macchine belle, competitive, far divertire il pubblico e per noi, possibilmente, vincere».

 

Siamo d'accordo con il team principal Ferrari, bisognerebbe tornare alle origini perché solo guardando indietro si può progredire e la Formula 1 deve tornare tra la gente, oggi più che mai...

 

Maurizio Vettor

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