Telelaser o Autovelox: cartello caduto, "multata" la Polizia Locale

Telelaser o Autovelox: cartello caduto, "multata" la Polizia Locale
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A Trento, nonostante il limite fosse di 70 km/h e la donna viaggiasse ad 84 km/h, il giudice ha dato ragione all’automobilista
2 febbraio 2023

A Trento, un’automobilista a causa di un cartello a terra, non dovrà pagare la sanzione di eccesso di velocità e dovrà essere risarcita a titolo di rifusione delle spese di giudizio. 

Era l’aprile 2022 quando sulla statale della Valsugana un’automobilista viaggiava ad una velocità di 84 km/h e dove, in quel tratto, il limite era a 70 km/h. La donna alla guida, non ha contestato l’inesattezza di quanto stabilito dal telelaser, ma la mancanza di un cartello che avvisasse che era in corso il rilevamento della velocità. 

Il rilevamento della velocità era stato eseguito in presenza di una postazione non visibile né ben segnalata attraverso i cartelli di preavviso, contravvenendo a quanto disposto dalla direttiva Minniti del 2017

Grazie ad un video registrato dalla donna lo stesso giorno, pochi minuti dopo il passaggio nel tratto di strada, il giudice ha dato ragione alla donna. Questo perché, il cartello mobile che segnalava all’utenza il controllo in atto, c’era ma era caduto per terra e non era visibile agli automobilisti. 

L’amministrazione, non ha portato in giudizio delle prove sufficienti e la multa emessa dalla polizia locale è stata annullata dal giudice di Pace. Infatti, nell’articolo 142 al comma 6 bis del codice della strada, prevede che:

“le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice”

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