Coyote, debutto al Motor Show per i nuovi prodotti per la sicurezza stradale
Coyote ha scelto il Motor Show 2016, a Bologna, per presentare la propria gamma di dispositivi pensati per garantire la sicurezza degli automobilisti. L'azienda ha colto questa occasione anche per svelare il nuovo ambasciatore del marchio, l'ex pilota di Formula 1, Jean Alesi.
Coyote vanta una community che consta di 4,8 milioni di automobilisti sparsi per l'Europa. I dati aggiornati inviati a tutti i membri della community riguardano i limiti di velocità, le situazioni di traffico, gli autovelox e le più svariate condizioni stradali in tempo reale utilizzando piattaforme multiple: dispositivi collegati, applicazioni e sistemi integrati all’interno del veicolo.
La gamma di dispositivi Coyote comprende Coyote Mini, segnalatore in formato compatto; Coyote S, segnalatore con camera integrata che abbiamo provato in maniera approfondita; e Coyote NAV, segnalatore con navigazione integrata.
A rappresentare il brand in Italia sarà, come già anticipato, Jean Alesi. «Sono estremamente orgoglioso ed entusiasta di partecipare all’avventura Coyote - spiega l'ex alfiere della Ferrari -. Un buon pilota è tale se è circondato da un team in grado di informarlo in tempo reale. Per questo motivo mi vedo riflesso nella filosofia Coyote: condividendo informazioni stradali, solidarietà tra automobilisti e anticipando le informazioni. Coyote è il mio co-pilota!».
«Siamo estremamente orgogliosi che Jean Alesi, da sempre impegnato nella sicurezza stradale, sia parte integrante del team Coyote - dichiara Maurizio Izzo, Coyote Country Manager Italy - perché incorpora tutti i valori che attraverso il nostro brand vogliamo trasmettere».
«L’Italia rappresenta per Coyote un mercato strategico molto importante e un ulteriore passo in avanti per accrescere il nostro sviluppo a livello internazionale e siamo certi che gli automobilisti italiani apprezzeranno i nostri dispositivi e l’ampia gamma di servizi in tempo reale che proponiamo per migliorare la sicurezza stradale», conclude Izzo.
