Diesel FCA, al via negli Stati Uniti la causa sulle emissioni

Diesel FCA, al via negli Stati Uniti la causa sulle emissioni
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Il Dipartimento di Giustizia americano ha intentato una causa contro FCA. Nel mirino i motori diesel V6 3.0 delle Jeep Grand Cherokee e delle Dodge Ram 1500: presenterebbero dei defeat device
24 maggio 2017

Il Dipartimento di Giustizia americano ha intentato una causa contro il gruppo FCA in merito ai V6 3.0 turbodiesel montati sulle Jeep Grand Cherokee e i Dodge Ram 1500 prodotti dal 2014 al 2016. Stando alle accuse, i 104.000 propulsori in questione adotterebbero dei defeat device con cui aggirare i controlli sulle emissioni inquinanti delle vetture.

Diversamente da quanto accaduto nel caso di Volkswagen, la causa intentata contro FCA è solamente civile: vengono richiesti un decreto ingiuntivo e un risarcimento, di cui, tuttavia, non viene specificata l'entità. Stando a quanto dichiarato dall'Epa, il gruppo rischia una multa fino a 44.539 dollari per esemplare, 4,63 miliardi in totale.

Nella sua nota, l'Epa fa esplicita menzione della presenza di defeat device: sarebbero stati rilevati otto software non dichiarati nelle richieste di certificazione presentate da FCA. Questi sistemi sarebbero in grado di aggirare o rendere inoperativi i sistemi di controllo delle emissioni dei veicoli.

Dal canto suo, FCA si è detta «contrariata dalla decisione» da parte del Dipartimento di Giustizia americano di avviare l'azione legale sul dieselgate. La società «intende difendersi con forza, in particolare contro l'eventuale accusa che abbia deliberatamente tramato per installare impianti di manipolazione per aggirare i test sulle emissioni negli Stati Uniti». Lo afferma l'azienda in una comunicazione diffusa alla stampa. 

«Nonostante l'avvio della causa - si legge nella nota - la società continuerà a collaborare con l'Epa e il California Air Resources Board (Carb) per risolvere le preoccupazioni delle agenzie in modo rapido e amichevole».

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