Mondiale Rallycross. Ai “Block” di Partenza in Portogallo

Mondiale Rallycross. Ai “Block” di Partenza in Portogallo
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Terza stagione del Campionato del Mondo Rallycross. La specialità cresce ancora, con un potenziamento del “parco” Team e Piloti. Arrivano “Sua Maestà” Loeb e Ken Block. Immagine forte e grande diffusione mediatica, soprattutto televisiva
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
16 aprile 2016

Montalegre, 17 Aprile. La terza stagione del Campionato del Mondo Rallycross è ai blocchi di partenza. L’avvio a Montalegre, per il Bompiso Rallycross del Portogallo, coincide con l’ufficializzazione di un gran numero di novità. Piccole e grandi, che riguardano i Piloti e i Team, Macchine e Marche, i regolamenti e l’impegno mediatico. Tutti i settori del grande circolo del Rallycross, insomma, hanno visto implementare qualcosa di nuovo, e la finalità spettacolare della disciplina delle Supercar cresce di pari passo con lo scandire del tempo, senza flessioni o pause. Bel lavoro, presentato da Monster Energy e firmato da IMG sotto la direzione di Paul Bellamy, che non è il nome di un legionario straniero ma del vertice di tanta efficienza organizzativa.

Dodici appuntamenti Mondiali. Si parte dal Portogallo, poi il Rallycross farà tappa in Germania, due volte, per la seconda e per la penultima Prova del Campionato, in Belgio, Gran Bretagna, Norvegia e Svezia prima di attraversare l’Atlantico per disputare il Rallycross del Canada, quindi in Spagna, Francia e Lettonia, prima di concludersi in Argentina, a Rosario, il week end del 26 e 27 novembre. Entra nel calendario mondiale il Rallycross di Lettonia, ed esce, disgraziatamente, il Rallycross di Franciacorta. Peccato davvero.

La grande novità è l’arrivo di Sebastien Loeb, che dopo aver debuttato, e vinto per parecchi giorni, alla Dakar, prova a dire la sua anche nella disciplina delle Supercar da ormai 600 cavalli e accelerazione 0-100 in un paio di secondi. Il programma di Loeb si sovrappone da una parte ai piani Peugeot per la prossima Dakar, e che include la partecipazione sporadica ai Rally in Cina e, probabilmente, Marocco, e dall’altra alla pianificazioni del Team Peugeot Hansen ufficiale. L’arrivo di Loeb segue la conferma, ovvia, del vice Campione del mondo Timmy Hansen e di Davy Jeanney, seppure in due strutture solo sulla carta distinte, e la promozione del fratellino di Timmy, Kevin Hansen. anche il Campioncino europeo, quindi, muoverà i primi passi nella massima categoria con una delle quattro Peugeot ufficiali sviluppate a Velizy e preparate in Svezia nel quartier generale della leggenda vivente Kenneth Hansen.

Siamo partiti da Peugeot, perché di fatto è la Marca che ha fatto le manovre più importanti. Peugeot per prima ha pensato e investito nella realizzazione e nello sviluppo di una Macchina, la 208 WRX specificamente progettata per il Rallycross. Inoltre il Team è Campione del Mondo in carica, e l’arrivo di Leoeb è senz’altro la mossa mediatica e tecnica più importante dell’intervallo invernale.

Questo non vuol dire che gli altri siano stati a guardare, o ad aspettare. A partire dal Campione del Mondo Unico, vale a dire in carica e detentore dall’inizio del Mondiale, due anni fa, Petter Solberg. Il norvegese bi-campione si presenta con un affinamento della propria struttura e della Macchina, la Supercar Citroen DS3 RX - abbiamo detto bene? È ancora sia una Citroen che una DS? – che vanta uno sviluppo che dovrebbe aver portato l’efficienza e la competitività su un livello più alto. Solberg ritroverà in pista e nel paddock l’amico e rivale delle sue ultime stagioni del WRC, il Loeb che di fatto gli è subentrato sul tetto del Mondo dei Rally, e che vi è rimasto per nove anni imbattuto.

Ma Solberg non è preoccupato soltanto dalla presenza del suo antico avversario. A detta del Campione del Mondo, infatti, molti altri Piloti del “circus” Rallycross hanno fatto un passo avanti, spesso importante, e alla fine, o prima della partenza del Mondiale a Montalegre, è certo che ci si debba guardare intorno almeno con una certa circospezione. E vediamo chi, e come, si è mosso.

Il suo ex compagno di Squadra, Liam Doran, la stella britannica lanciata dagli X-Games, sarà quest’anno tiratore franco e porterà in gara le Mini RX del Team JRM Racing. Allo stesso modo, operazione solitaria per Robin Larsson che scenderà in pista con una Supecar Audi A1. Johan Kristoffersson, terzo lo scorso anno, e Anton Marklund confluiscono nel Team Volkswagen RX Sweden che utilizzerà le Polo R WRX. Altri due svedesi, Kevin Ericsson e Niclas Gronholm approdano al Team OLSBERGS MSE con le Fiesta ST. Il Team EKS di Mathias Ekstrom, che dispone delle Audi S1 EKS RX, porta accanto al proprietario-Pilota del Team anche Tomas “Topi” Heikkinen, uno che “ci da il gas” e che completa l’upgrade da VW a Audi. Il Lettone Reiniss Nitiss scende dalla Fiesta e sale, come Rene Munnich, su una delle due Seat Ibiza Supercar del Team All-Inkl.com. Il russo Timur Timerzyanov, ex Campione Europeo dell’era pre-Mondiale, si unisce a Janis Baumanis nel Team World RX Austria che disporrà delle Fiesta ST. Per concludere la carrellata dei più in vista, ecco la super star Ken Block che si unisce ai “ragazzi” del Mondiale Rallycross. L’americano correrà insieme a Andreas Bakkerud con una delle Ford Focus RS RX preparate da M-Sport e a disposizione del Team Hoonigan Racing Division.

Sul fronte regolamentare poche novità, ma importanti affinamenti. Il più importante riguarda l’utilizzo obbligatorio, su tutte le machine, di una nuova ECU omologata FIA, nell’ottica di un completo controllo sulle attività potenziali dei Team su traction e torque control. Tra gli affinamenti anche una procedura di partenza modificata con l’intento di ridurre il numero delle false partenze. La nuova procedura semaforica è: Ready To Race, 1,5 secondi di pausa, e la luce verde nel successivo intervallo tra zero e due secondi.

A Montalegre, pista di 1,52 chilometri a 1.800 metri sul livello del mare, il Rallycross più in alto della stagione, la probabilità di pioggia è alta. Pista e condizioni meteo mettono sotto… pressione i tecnici delle regolazioni, e i Piloti che al termine del lungo rettilineo di partenza si troveranno di fronte un “rampino” micidiale, soprattutto nell’ottica di chi volesse affrontarlo a tutti i costi per primo, cosa che del resto accade a tutti in ogni manche, dalle qualificazioni alla super finale, del Rallycross.

La domanda che corre sulle labbra di tuti è se Sébastien Loeb sarà all’altezza della sua fama anche in questa nuova avventura, se cioè andrà forte come tutti si aspettano. Domanda inutile, solo una perdita di tempo. Loeb non ama troppo esprimersi con le parole. Bombardato di interviste, si limita a dire che ha trovato “sympa”, simpatici, graziosi, l’ambiente e la sua nuova Macchina. Ma la sua vera passione non sono le interviste, è quella scarica che viene quando impugna il volante.

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