Nissan “Crossover Thinking”: quando il pensiero genera auto

Nissan “Crossover Thinking”: quando il pensiero genera auto
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Crossover, termine ormai sdoganato in campo automotive, è alla base della filosofia del costruttore nipponico, la cui produzione nasce per sfidare le convenzioni
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
18 ottobre 2017

Oltre che per le arti marziali, la cultura del the e l’abnegazione nei confronti del lavoro, il popolo giapponese è famoso per i principi filosofici Zen, ispirati al pensiero Shinto contaminato dalla frequentazione con Buddhismo e Confucianesimo, dai quali derivano applicazioni pratiche quotidiane, come l’arredamento della casa, la posizione dei letti, l’armonia dei giardini.

Insomma, un vero universo di pensiero che contamina tutti i campi dell’agire umano, dalle arti alle scienze; e dal quale non è esente il mondo automotive, come dimostra Nissan.

Il costruttore di Yokohama, anzi, ha una sua Stella Polare racchiusa proprio in un concetto filosofico, quel “Crossover Thinking” che identifica un processo di ricombinazione, che genera maggiore varietà rispetto alle singole unità che l’hanno generato.

(Parentesi dotta: qui in Occidente, fu la psicologia della Gestalt a dire qualcosa di molto simile, perché con il concetto "L'insieme è più della somma delle sue parti" definì l'intero come fenomeno sovraordinato rispetto alla somma delle sue componenti).

In pratica, per Nissan, “Crossover Thinking” significa innovare e sfidare le convenzioni mettendo insieme cose apparentemente diverse fra loro per dar vita a qualcosa di nuovo, unico, migliore, capace di anticipare i bisogni e le aspettative delle persone.

Un po’ come le sue auto, che rappresentano qualcosa di inedito e speciale.

Ad iniziare da Qashqai, che proprio nel 2017 compie dieci anni: un compleanno in buona compagnia, visto che analoga soglia è stata superata da un’eccellenza italiana, il brand Eataly che ha portato nel mondo tutta la biodiversità enogastronomica dello Stivale.

(Seconda, e forse ultima, parentesi: c’è anche qualcun altro che ha festeggiato in questi giorni i dieci anni di vita. Meglio, molto meglio, scegliere come partner Oscar Farinetti invece di Matteo Renzi…)

Così, a spegnere le dieci candeline sono stati insieme Nissan ed Eataly, per un primo, molto apprezzato appuntamento dove la contaminazione è servita a raccontare un mondo che cambia, evolve e pone nuove sfide alle aziende.

E anche due mondi disgiunti e distanti come Automotive e Food, ma con molti punti in comune in termini di innovazione, visione, mission aziendale, qualità, sostenibilità e centralità del cliente, possono fornire spunti interessanti di riflessione sul presente e il futuro del business.

Ad iniziare da Qashqai, punto di riferimento globale proprio del concetto Crossover: 3,3 milioni venduti nel mondo, di cui quasi 270.000 nel nostro Paese, proprio in questi giorni disponibile presso la rete commerciale Nissan nella più recente evoluzione, connubio di design, eleganza e tecnologia.

Accanto c’è X-Trail, monovolume destinato alle famiglie dinamiche e avventurose, il family crossover più venduto al mondo, con oltre di 733 mila unità a livello globale.

Ma Nissan è proiettata al domani, con la piattaforma “Intelligent Mobility“ che riunisce innovazioni e tecnologie destinate ad essere l’infrastruttura delle mobilità del futuro: motori più efficienti o 100% elettrici, sistemi di connessione tra persone, auto e infrastrutture e sistemi di guida autonoma per il massimo comfort e sicurezza

Sarà questa la frontiera prossima ventura del “Crossover Thinking“.

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