Scandalo emissioni: la Francia potrebbe chiedere risarcimenti ai costruttori

Scandalo emissioni: la Francia potrebbe chiedere risarcimenti ai costruttori
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Il governo potrebbe chiedere risarcimenti ai costruttori per aver dichiarato emissioni non congrue con quelle reali e aver così evitato penalizzazioni sulle vendite
22 settembre 2016

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La Francia potrebbe avanzare la richiesta di risarcimenti nei confronti di alcuni costruttori di auto che, in passato, avrebbero dichiarato per molti modelli valori di emissioni non congrui a quelli reali, riuscendo così ad evitare delle penalità sulla vendita delle auto meno ecologiche.

Sulla base della politica di Parigi, infatti, le vendite delle auto più "green" vengono incentivate attraverso bonus il cui "peso" per le casse del governo viene bilanciato da una "penalizzazione" applicata alle auto più inquinanti e meno efficienti. Alcuni costruttori, secondo quanto dichiarato dal Ministro del Tesoro francese Christian Eckert, avrebbero quindi aggirato la legge dichiarando livelli di emissioni e consumi inferiori a quelli reali, evitando così di essere penalizzati.
 


Ma con lo scoppio dello scandalo Dieselgate in casa Volkswagen un anno fa, sono scattati controlli anche su altri marchi e, scoperto il presunto inganno, la Francia ora potrebbe avanzare pretese di risarcimento per i danni causati dal comportamento di tali costruttori. Eckert ha inoltre dichiarato che nei piani del governo c'è l'aumento degli incentivi a favore delle auto elettriche o ibride, al pari dell'eliminazione di quelli per i motori diesel.

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