Lamborghini Lanzador: prima elettrica del Toro per il 2028
- di Carlo Bellati
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- di Carlo Bellati
La Monterey Car Week che entra nel vivo oggi segna un momento storico per Lamborghini: scende in passerella la Lanzador, un'anteprima concreta di ciò che diventerà - con qualche modifica, ma insomma ci siamo - la futura Lamborghini a trazione puramente elettrica che si affiancherà come quarto modello alla produzione della Revuelto (plug-in hybrid) e delle versioni "termo-elettriche" di Huracan e Urus, in arrivo. La Lanzador è una 2+2 a seduta alta, anche se non catalogabile nel mondo delle sport utility, sarà spaziosa e funzionale con due porte ad apertura tradizionale caratterizzata da una fruibilità rivoluzionaria nella zona del posteriore. Linee pulite e forme tecniche, l'essenza sportiva inconfondibile di Lamborghini ma non portata all'estremo delle forme. Potremmo quasi dirla elegante in questa sua forma a cuneo alta dietro e incisiva davanti. Certo che i passaruota larghi e le ruote da 23" incutono un bel rispetto...
Trazione integrale elettrica in stile Lambo
La Lanzador è il secondo passo verso la strategia Direzione Cor Tauri, una roadmap che porterà Lamborghin alla decarbonizzazione e all'elettrificazione. La prima mossa è stata la V12 plug-in hybrid Revuelto, e la Lanzador si avvicina molto a ciò che sarà il modello di serie, che vedrà la luce nel 2028. Il sistema di trazione della Lanzador è completamente elettrico con un motore per ciascun asse basato sul progetto dell'architettura elettrica SSP Sport comune anche ai marchi Porsche e Audi. Ma l'inventiva degli ingegneri di Sant'Agata, libera da vincoli del termico, è andata a esplorare tutte le sfaccettature che fanno una Lambo, potendo contare su una piattaforma che garantisce trazione ed equilibrio prestazionale su qualsiasi fondo, anche grazie ad una rilevante altezza da terra. La trazione prevalente è sempre sul posteriore, ma una delle qualità dell'elettrico è proprio nel poter riconfigurare all'istante la trazione integrale con una distribuzione attiva della coppia che esalti il comportamento dinamico e una risposta istantanea. Non ci sono ancora dettagli sulla batteria e sulla potenza dei motori, ma è ragionevole pensare che l'energia di bordo superi i 100 kWh e la potenza sia vicina a un megawatt (1.000 kW, 1.360 CV). Proprio per quanto detto prima riguardo il "nuovo" modo di distribuire la coppia senza cambi, frizioni o differenziali è stato completamente riprogettato il Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata, per gli amici LDVI che apre mondi sconosciuti a livello di personalizzazione di guida.
Aerodinamica e sospensioni
Avere a che fare con una elettrica, quindi intrinsecamente efficiente, ha posto ai tecnici che hanno messo mano alla Lanzador anche l'obbligo di curare in modo straordinario l'aerodinamica perché questa, unita al contenimento delle masse e all'assetto delle sospensioni, saranno gli elementi chiave della nuova architettura Lambo. Tra i molti dettagli attivi e passivi ritroviamo il sistema ALA (Aerodinamica Lamborghini Attiva) della Huracan Performante e della Aventador SVJ. Sulle ruote da 23 pollici, i progettisti combinano elementi esagonali con aeroblade per ridurre al minimo la turbolenza. A completare l'arsenale di controllo dell'assetto della Lanzador troviamo le sospensioni attive, le ruote posteriori sterzanti e la regolazione di assetto pneumatica.
Design di ispirazione spaziale
Mitja Borkert, capo del design di Lamborghini, ha detto di aver tratto ispirazione per certi dettagli dalle navi spaziali - più quelle di Star Trek che quelle vere - e che tenendo conto anche di quanto fatto con la Huracan Sterrato, ha ricostruito i volumi di una sportiva attorno alla posizione alta del guidatore, lasciandosi influenzare anche dall'heritage della Countach LPI 800-4, della Sesto Elemento e della Murciélago. La Lanzador è bassa ma non bassissima: 1,5 metri di altezza, e una lunghezza che sembra avvicinarsi ai 5 metri.
Spazio 2028: modulare
La sorpresa, per essere una Lambo, arriva aprendo il portellone posteriore: la zona dietro può essere riconfigurata a piacere per fungere da bagagliaio (ampio) o per i due posti supplementari (non piccoli, anche se è definita come una 2+2) semplicemente sollevando i due schienali. Pei i lunghi viaggi a pieno carico c'è anche un frunk, un portabagagli anteriore. Sedili ultrasottili e un certo minimalismo e leggerezza della plancia aumentano la sensazione spaziale, senz'altro esaltata anche dalla vetratura pressocché continua del tetto. Due i display sulla plancia: quello di guida e un secondo per il passeggero, retraibile. Al centro troneggia un arco leggero e prominente che converge verso la plancia e ospita il comando rotante ANIMA, per impostare le diverse modalità di guida Efficiency e Performance.
Arrivo nel 2028: non sarà tardi?
Fra cinque anni il lancio vero e proprio di questa elettrica. Potrebbero sembrare tempi un po' lunghi, altri costruttori vicini di casa hanno messo in calendario il 2025, ma del resto bisogna ammettere che Lamborghini non ha mai mostrato troppa "ansia" nell'adempiere alle imposizioni europee e l'ammissione degli e-fuel come alternativa (grazie, Porsche!) ha riaperto una strada che sembrava inizialmente preclusa, ovvero lunga vita a 8,10 e 12 cilindri, sebbene elettrificati. Questa impostazione industriale è piuttosto saggia perché lascia un certo margine di investimento per la gamma esistente, molto ambita e che porterà probabilmente al record delle 10.000 unità vendute entro fine anno senza doversi trovare a prendere decisioni affrettate al momento buono. Tra l'altro, questa politica sta portando con sé un altro vantaggio: a dispetto di quanto si crede, l'elettrificazione non "toglie lavoro" ma lo genera: l'arrivo del quarto modello Lamborghini che avrà come base la Lanzador porterà un aumento della forza lavoro a Sant'Agata Bolognese.
