F1 GP Cina 2016: le pagelle di Shanghai

F1 GP Cina 2016: le pagelle di Shanghai
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Terza vittoria stagionale per Nico Rosberg. Il pilota Mercedes capitalizza al massimo una gara "strana", con le Ferrari che rischiano di autoeliminarsi al via. Ed Hamilton insegue...
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
18 aprile 2016

Dal bocciodromo di Shanghai, dove Vettel ha iniziato la gara sbocciando l'altra Ferrari e innestando un parapiglia che ha poi coinvolto anche Hamilton, arriva la terza vittoria di Rosberg. Una vittoria noiosetta, ma ancora una volta di questo non possiamo dare la colpa a Nico. E allora voto 8, bene, bravo, tris, aspettando però qualche avversario per vedere l'effetto che gli fa. Dominatore.

Voto 9 a Vettel, che finisce 2° dopo una gara straordinaria per intensità e cattiveria nei sorpassi, nella quale si fa perdonare per il pasticcio al via, del quale detto per inciso non ci sentiamo di dargli alcuna colpa. Così, l'amaro in bocca resta soprattutto per non aver potuto mettere pressione a Rosberg con una gara regolare. Generoso.

Dopo il mezzo disastro del via, i piloti Ferrari si sono ben ripresi
Dopo il mezzo disastro del via, i piloti Ferrari si sono ben ripresi

E voto 9 però anche a Kvyat, che finisce davanti a Ricciardo più per la sfortuna di quest'ultimo che per meriti propri, ma tutto il resto è opera sua. Anche in questo caso non ci sentiamo di affibbiare colpe per il contatto al via, semmai del russo va apprezzata ancora una volta la grinta nei tanti duelli visti (e vinti) in pista in una gara dalle fasi un tantino caotiche. Bravo.

Giù dal podio: tanta lotta e fortune alterne

Voto 10 di consolazione invece a Ricciardo, lanciato addirittura in testa quando una foratura lo costringe ai box: riparte ultimo, la safety lo aiuta un pochino ma la sua gara è tutta di rimonta, con un Renault che nell'infinito rettilineo di Shangai rappresenta un handicap mica da ridere. Campione.

Per equità, voto 9 anche a Raikkonen, che dopo l'incidente vede svanire i suoi sogni di gloria e sembra inizialmente averla "data su", e invece no: il buon Kimi da metà gara in poi viaggia forte e non risparmia nessuno nei sorpassi, nemmeno Hamilton, rispetto al quale finisce ben davanti di fatto a parità di situazione iniziale. E scusate se è poco. Considerando che in qualifica aveva pure fatto meglio di Vettel, ancora una volta il finlandese raccoglie meno di quel che avrebbe meritato. Sfortunato.

Rosberg sta diventando una seria minaccia, per Hamilton...
Rosberg sta diventando una seria minaccia, per Hamilton...

E di Massa ne vogliamo parlare? Negli ultimi giri si tiene alle spalle un Hamilton arrembante, che prova con lui il trucchetto (da applausi) già fatto poco prima su Bottas, ma stavolta la reazione è ben diversa. Il brasiliano tiene giù, correttissimo ma anche durissimo, e Lewis alza il piede, per la prima volta dall'inizio della gara. Il resto è una corsa intelligente, condotta più di ritmo e strategia che di sorpassi strappacuore. Oggi il numero uno in Williams è lui, punto. Voto 9, eterno.

A proposito di Hamilton: tra penalizzazione per la sostituzione di motore e cambio e contatto al via, che questo non fosse il suo week end si era capito subito. Però l'inglese ci prova lo stesso, disperatamente: ci ha fatto divertire come nessun altro in pista e siamo sicuri che anche lui, sotto sotto, si sia divertito come nessun altro in pista, però alla fine la sua gara risulta dispersiva, con un numero esagerato di pit stop (voto 4 alla strategia Mercedes) nonostante i quali negli ultimi giri non ha più pneumatici quando più gli servirebbero. E allora voto 5, perché va bene fare il ganassa, ma occhio perché quel biondino là intanto non sbaglia un colpo... Irrequieto.

Voto 5 alla Force India, perché ormai si è capito: i temponi nei test invernali erano solo un bluff ad uso e consumo dei potenziali sponsor. Peccato

Tutto l'opposto la gara di Verstappen: partiva dietro al compagno di squadra e stranamente si è visto pochino per tutta la gara, eppure è finito buon 8°, dopo avere sverniciato Bottas e il suo Mercedes in rettilineo. Insomma, in un gran premio in cui succede di tutto corre come un veterano, e scusate se è poco. E allora voto 8, conferma.

Voto 7,5 invece a Sainz, perché la sua gara è davvero positiva, la qualifica più che buona, però... però nel box c'è "quello là" che è di una razza diversa. Con tutto il rispetto.

Voto invece 5 a Bottas, che con un Mercedes esagerato e una Williams comunque in progresso chiude laconicamente la zona punti, dopo una gara ricca di duelli nei quali però quasi sempre è lui a subire il sorpasso. La gara di Massa dimostra che si poteva fare di più. Deludente.

Force India deluse, McLaren in crescita

A proposito di delusioni, voto 5 a Perez che finisce fuori dai punti dopo una bella qualifica e una gara in cui più di qualche top driver ha avuto problemi: era un'occasione da cogliere ma stavolta il messicano ha mancato il bersaglio. E voto 5 anche a Hulkenberg, per il quale valgono gli stessi ragionamenti di Perez, pur con l'attenuante della penalizzazione in griglia. Soprattutto, voto 5 alla Force India, perché ormai si è capito: i temponi nei test invernali erano solo un bluff ad uso e consumo dei potenziali sponsor. Peccato.

Verstappen e Kvyat continuano ad impressionare
Verstappen e Kvyat continuano ad impressionare

Piuttosto, voto 6 di incoraggiamento alla McLaren, che per motivi di strategia si fa vedere a lungo nelle prime posizioni, chiude fuori dai punti ma in pista non è più la chicane mobile dello scorso anno. Certo da qui a lottare per il podio ce ne passa....

Fuori classifica, ma dentro queste pagelline, voto 9 al tanto criticato Tilke perché gli va riconosciuto che la pista di Shanghai ci ha fatto divertire, permettendo tanti sorpassi e non solo in zona DRS, con i piloti che potevano usare più traiettorie per avvantaggiarsi sull'avversario. Certo, il contesto rimane affascinante come una telenovelas in bianco e nero, però non è lui che sceglie dove correre...

Voto 5 infine a Marchionne: un filino "lungo" nel commento sull'incidente al via ("doloroso e spiacevole" perché "non è da Ferrari"), dimenticando che sono cose purtroppo che posso capitare, l'ha poi menata ancora una volta con il ritorno dell'Alfa Romeo alle corse, guardandosi bene però da dire dove, come, quando. Il ritornello è vecchio di qualche anno ormai e ha francamente stufato. Ora si parla di acquistare la Sauber, replicando in qualche modo l'operazione Red Bull- Toro-Rosso: sarebbe tatticamente intelligente, per tanti motivi, però restiamo dell'idea che Alfa Romeo meriterebbe un programma sportivo a sé, non una Ferrari dell'anno prima ricarrozzata. E meriterebbe di poter lottare per un Mondiale, non di arrivare a punti come miglior risultato possibile.

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