F1, Gp USA 2016: il trattore di Ricciardo e le altre news

F1, Gp USA 2016: il trattore di Ricciardo e le altre news
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Paolo Ciccarone
Le ultime notizie direttamente dal paddock di Austin dal nostro inviato negli Stati Uniti, Paolo Ciccarone
21 ottobre 2016

Ricciardo porta al limite anche il trattore

Divertente sipario prima del GP con Ricciardo che ha visitato una farm americana e si è fatto immortalare alla guida di un trattore. Le origini di Daniel sono italiane, contadine, per cui vederlo alle prese con un mezzo simile non deve sorprendere, piuttosto se dovesse usarlo in gara potrebbe preoccupare i suoi avversari, visto che quando ci si mette Ricciardo va come un treno. Pardon, un trattore per la sua strada.

La F.1, un covo di serpi…

Si dice spesso che la F.1 sia un covo di serpi, fra giornalisti e team manager non si salvano in molti, ma stavolta la sorpresa alla Manor è stata grande visto che nascosto nel box, fra le casse del materiale, c’era un serpente bello grosso. Dopo l’iniziale spavento sono intervenuti gli addetti che hanno catturato la bestiola. Pare che sia di una specie non pericolosa, anche se vista così e con quelle dimensioni, c’era poco da stare allegri. In ogni caso pare che il serpente abbia chiesto protezione alla lega animali, con tutta quella gente F.1 in giro la specie in pericolo era proprio il rettile!

McLaren fuori dai test 2017. Mercedes critica

Grossa delusione per Alonso che ha saputo come la McLaren non sia considerata per i test 2017 delle nuove gomme. La cosa non va giù al pilota spagnolo e alla squadra che vedono i rivali avvantaggiarsi con una serie di informazioni importanti, visto che cambieranno le misure e le mescole. Non solo la McLaren si lamenta ma anche la Mercedes che, supportata dalla Red Bull, vorrebbe capire chi paga i test delle gomme. Se la pista a Barcellona è una scelta valida per tutti, ma non per il clima che impedirebbe di capire meglio le coperture, in Bahrain sarebbe perfetto per le condizioni climatiche, ma le squadre non vogliono pagare la trasferta: “Se Pirelli si accolla le spese mi andrebbe anche bene, solo che se si rompe un pezzo mi dite come faccio a farlo arrivare in poco tempo in Bahrain?” dice Chris Horner. Pirelli si è già fatta carico di un enorme investimento, sobbarcarsi anche le spese di trasferte dei team potrebbe essere eccessivo. Di sicuro c’è molto malumore.

Horner diventa papà?

Secondo indiscrezioni della stampa rosa britannica, Chris Horner e la moglie ex Spice Girl aspetterebbero un figlio, anzi una bambina. Al momento il manager della Red Bull non ha confermato, ma i gossippari inglesi insistono. Se è vero, questione di tempo e lo si scoprirà. In ogni caso, congratulazioni al baby spice!

Vettel maleducato con un brasiliano

Chi frequenta l’ambiente della F.1 da oltre 25 anni sa perfettamente chi è Livio Oricchio, un giornalista di San Paolo di origini italiane, che in quanto a educazione, competenza e rispetto ne ha fatto una bandiera. Insomma, è uno per bene rispettato da tutti. Nella conferenza stampa ufficiale del giovedì ha chiesto a Vettel se per caso si insistesse sulla macchina di questa stagione o viste le limitazioni in galleria del vento di 40 ore, non si fosse già passati al prossimo anno. Vettel ha risposto in maniera sgarbata, maleducata dicendo che accettava la lezioncina del giornalista. Cosa che in effetti non c’è stata.

Di sicuro il comportamento di Vettel con la stampa, specie italiana (a partire dal GP del Canada quando mandò a quel paese metaforico l’inviato della Gazzetta) fa capire che c’è qualcosa che non va. L’addetto stampa della Ferrari, Alberto Antonini, era stato informato da chi scrive al GP d’Austria di alcune cosucce “strane” nel comportamento di Vettel che se si fossero ripetute avrebbero potuto creare imbarazzo. Infatti in quel periodo la stampa tedesca (mai messa in rassegna e mai tradotta come si deve) scrisse qualcosa di poco felice sulla rossa.

Non ne nacque alcuna polemica per due motivi. Il primo, la stampa italiana non segue più quella tedesca come ai tempi di Schumacher, secondo non capendo il tedesco avessero scritto di tutto e di più non se ne sarebbe accorto nessuno. Antonini a parte che però si guarda bene dal fare informazione (si sarà dimenticato che è stato inviato per 25 anni di un settimanale importante…). Fatto sta che Vettel, pur parlando italiano, non lo può fare con la stampa (“Come le ciliegie, una domanda tirerebbe l’altra, meglio evitare” il commento dei rossi). Non si può parlare a quattro occhi o semplicemente scambiare due parole con Sebastian, mentre un giornalista tedesco, Michael Schmidt (considerato da Todt il numero 1 fra i giornalisti… bontà sua) ci parla a quattro occhi quando vuole e dove vuole, come dimostra la foto scattata nei box dopo un… fattaccio di Vettel al via.

Il padre di Sebastian, Norbert, persona educata gran tifoso della Ferrari e sempre defilato, ogni tanto si incontra coi due inviati della DPA nei sotto passi o dietro i motor home a dire di tutto e di più. Forse non parleranno di Ferrari e F.1, di sicuro c’è un clima da separati in casa che Arrivabene ha capito perfettamente e ha fatto benissimo a bloccare con una intervista in Giappone, mettendo in chiaro che ognuno deve fare il proprio mestiere. D’altronde, si può capire Vettel: ha voluto Raikkonen al suo fianco perché “facilmente trattabile” e ora si ritrova spesso dietro a inseguirlo. Doveva vincere subito facendo dimenticare Alonso, col quale non ci sono buoni rapporti e invece dopo appena due stagioni si ritrova nella stessa situazione, se non peggio, dello spagnolo. La stagione, comunque sia, è fallimentare e a meno di un mezzo miracolo, riuscire a vincere (cosa che sistemerebbe tutto) appare difficile. Non resta che insultare i giornalisti. Peccato che stavolta lo abbia fatto con l’unico, forse, per bene, educato e rispettoso come Livio Oricchio. Colajanni, dove sei????

Gasly beffa Giovinazzi

Manca ancora un po’ all’ultima gara della GP2 ad Abu Dhabi, ma tanto per far capire la differenza fra i due rivali, Gasly e Giovinazzi, vale la pena ricordare che il primo ha effettuato un test con la Red Bull F.1 di due anni fa percorrendo 110 giri ad Abu Dhabi, Giovinazzi invece dovrà scoprire la pista nei 30 minuti a disposizione delle prove libere a novembre. Uno ha dietro la Red Bull, l’altro ha provato il simulatore della Ferrari. Adesso diteci voi se si può andare avanti così… Forza Bon Giovi!

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