Ecco Graham, come dovrebbe evolvere il corpo per sopravvivere agli incidenti stradali

Ecco Graham, come dovrebbe evolvere il corpo per sopravvivere agli incidenti stradali
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Come dovrebbe essere il corpo di un uomo per resistere ad incidenti stradali? Un'illustrazione di un'artista australiana ce lo svela
21 luglio 2016

Testa enorme, molti seni, gambe pronte a saltare: ecco come dovrebbe evolvere l'uomo per sopravvivere a gravi incidenti stradali. "Meet Graham" è un progetto dell'artista iperrealista Patricia Piccinini, che, con l'aiuto di un chirurgo traumatologo e un esperto di incidenti stradali, ha tracciato il ritratto deforme e curioso di una persona in grado di resistere ad urti su strada. Questo lavoro fa parte della campagna di prevenzione "Toward Zero" della Transport Accident Commission.

Sul sito dedicato a Graham, è possibile scoprire il perché del suo aspetto, grazie ad un viaggio a 360° nel suo corpo. Questo percorso, pensato per far comprendere meglio la fragilità del corpo umano e quanto sia importante proteggerlo, ci permette, posizionando il cursore su una parte dell'organismo, di comprendere i danni che potrebbe subire in un impatto a bordo di un'auto.

Selezionando la testa del personaggio, ci viene spiegato quello che accadrebbe se subisse un forte trauma cranico: «In un incidente stradale, il nostro cervello subisce forze molto più potenti di quelle che subiamo normalmente, arrivando alla distruzione neuronale e al danneggiamento dell'intera struttura cerebrale», si legge. Di qui il motivo della testa sovradimensionata di Graham, adatta ad assorbire l'impatto.

Lo sterno di Graham, invece, è disegnato come se fosse un airbag; anche le gambe e i piedi sono diversi, più flessibili, per saltare fuori da un veicolo e togliersi così da una situazione potenzialmente pericolosa. «Le persone possono sopravvivere ad urti contro un muro mentre corrono, ma, in collisioni per mezzo di veicoli, i danni sono molto più marcati. Più aumenta la velocità, minori sono le chance di sopravvivere», spiega Joe Calafiore, della Transport Accident Commission.

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