Ancora Dieselgate? Accuse a Renault per omissione di dati

Ancora Dieselgate? Accuse a Renault per omissione di dati
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Le accuse vengono dal Financial Times: sospetti sul comportamento diverso delle auto della Losanga nei test e nella guida normale
24 agosto 2016

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Diversi gli interpreti, ma la storia è la stessa e si ripete. Dopo il Gruppo Volkswagen e Suzuki, ora i riflettori per un altro "Dieselgate" si accendono anche su Renault e Governo francese (che ne possiede il 20%).

Le accuse questa volta provengono dal Financial Times, secondo il quale nel report di luglio pubblicato dall'Eliseo ci sarebbero «significative omissioni» relative ai dati sulle emissioni delle auto a gasolio impegnate nei test. In particolare sembra che le vetture della Losanga riuscissero ad ottenere dati a regola sul banco ma non altrettanto in condizioni standard di guida.
 


Uno dei principali sospetti è la trappola Lnt del filtro anti-NOx presente sulla Captur. Questa infatti ha funzionato correttamente nei test rigenerandosi dopo aver raggiunto il carico massimo, ma non ha fatto altrettanto in condizioni di guida normali. Il pool d'inchiesta (con a capo Charlotte Lepitre, rappresentante dell'associazione ambientalista France Nature Environnement) sospetta in particolare del governo francese che, con il suo 20% di Renault, potrebbe avere omesso alcuni dati compromettenti essendo in potenziale conflitto d'interessi.

Nonostante le smentite arrivate dall'azienda d'Oltralpe e dal governo, gli inquirenti rincarano: «Non possiamo essere sicuri che il software Renault riconosca la procedura di test, ma sembra che il filtro anti-NOx sia stato progettato per soddisfare questa condizione operativa altamente specifica.»

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