Fiat: i 19 operai della Fiom di Pomigliano torneranno in cassa integrazione

Fiat: i 19 operai della Fiom di Pomigliano torneranno in cassa integrazione
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I 19 lavoratori della Fiom hanno ritirato stamattina la documentazione relativa al loro trasferimento ufficiale in Fiat Group Automobiles, dove da oggi tornano insieme con gli altri 2.142 lavoratori della newco per effetto del trasferimento di ramo d'azienda
1 marzo 2013

I 19 lavoratori della Fiom, assunti in Fabbrica Italia lo scorso 28 novembre, hanno ritirato stamattina la documentazione relativa al loro trasferimento ufficiale in Fiat Group Automobiles, dove da oggi tornano insieme con gli altri 2.142 lavoratori della newco per effetto del trasferimento di ramo d'azienda.

A poco più di tre mesi dalla firma al contratto con la newco, le tute blu di Landini torneranno in cig per effetto dello stesso accordo di trasferimento di ramo d'azienda.

Secondo quanto sottoscritto lo scorso 7 febbraio dal Lingotto e dai sindacati (ad eccezione della Fiom), i 19 lavoratori non hanno acquisito i sei mesi di lavoro continuato che avrebbe permesso loro di stare sulle catene di montaggio per la produzione della nuova Panda.

Nell'accordo, infatti, l'azienda individua tre aree di lavoro, in due delle quali sarà effettuata la rotazione di circa 2.300 lavoratori, mentre la prima, l'area A, è destinata a 2.142 lavoratori (dei 2.161 provenienti da Fip) che produrranno la Panda, ed è riservata ai soli dipendenti che hanno effettuato gli ultimi sei mesi di lavoro negli stessi reparti. Oggi lo stabilimento resta chiuso per una giornata di cig per una riorganizzazione del sistema informatico.

Nel frattempo la trattativa tra Fiat e sindacati è interrotta e riprenderà la prossima settimana. La decisione - secondo quanto si apprende - è stata presa nella riunione in ristretta iniziata poco all'Unione Industriale.

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Secondo quanto sottoscritto lo scorso 7 febbraio dal Lingotto e dai sindacati (ad eccezione della Fiom), i 19 lavoratori non hanno acquisito i sei mesi di lavoro continuato che avrebbe permesso loro di stare sulle catene di montaggio per la produzione della nuova Panda


«Nonostante i progressi nel lavoro svolto - spiega un portavoce della Fiat - le parti prendono atto che ci sono ancora punti di divergenza che rendono necessaria una pausa di riflessione».

Nel lungo confronto di ieri, durato quasi dieci ore, si sono superate alcune difficoltà emerse nella trattativa: l'aumento contrattuale previsto è di 40 euro lordi al mese e il premio di produzione, legato alle presenze, di 120 euro lordi al mese.

Sia per l'aumento contrattuale che per il premio azienda e sindacati non hanno trovato un accordo sulla data a partire dalla quale saranno erogati: i sindacati vorrebbero che gli aumenti partissero da gennaio, Fiat da marzo l'aumento contrattuale e da aprile il premio.

Fonte: Ansa

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