Honda FCV concept. La carica dell'idrogeno

Honda FCV concept. La carica dell'idrogeno
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La Casa nipponica ha svelato la Honda FCV Concept, una berlina alimentata ad idrogeno che sfrutta la tecnologia della cella a combustibile
18 novembre 2014

Dopo Toyota, anche un'altra Casa giapponese propone un modello con powertrain ad energia alternativa. Si tratta della Honda FCV Concept, una berlina alimentata a idrogeno che sfrutta la tecnologia della cella a combustibile.


Honda ha sempre creduto nelle potenzialità delle "fuel cell" (da cui il nome della vettura Fuel Cell Vehicle). Infatti già nel 2002 la Casa nipponica propose la FCX come la prima auto a celle di combustibile del marchio. Successivamente, nel 2008 arrivava la FCX Clarity e oggi è il momento della nuova FCV che vuole esserne l'evoluzione.


Con questo nuovo modello Honda dichiara di aver migliorato le prestazioni e ridotto i costi, con una pacchetto di celle a combustibile più piccolo del 33%, capace però di offrire una potenza superiore a 100 kW. Si parla quindi di un miglioramento delle prestazioni complessive del 60%.


La disposizione del gruppo propulsore scelta dalla Casa consente di avere un maggiore spazio a bordo rispetto al passato. Honda infatti dichiara che la nuova FCV potrà ospitare comodamente 5 persone adulte.


Per quanto riguarda l'alimentazione ad idrogeno il sistema lavora ad una pressione pari a 700 bar, che permette di stivare nelle bombole una quantità di idrogeno sufficiente a garantire un'autonomia di oltre 700 km. Il serbatoio, fa sapere il costruttore, è in grado di riempirsi in circa tre minuti rendendo il rifornimento rapido e facile come per i veicoli tradizionali.


Infine una curiosità. Un particolare dispositivo esterno chiamato Honda Power Exporter può trasformare la nuova FCV in un generatore di potenza estern, capace di fornire energia e quindi elettricità in situazioni di emergenza.

 

Il prototipo presentato da Honda anticipa una versione di serie che verrà commercializzata verso la fine di marzo 2016 in Giappone per poi arrivare qualche mese dopo anche in Europa e negli Stati Uniti.

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