Susumu Watanabe, Yokohama: «Il WTCC è un laboratorio vivente»

Susumu Watanabe, Yokohama: «Il WTCC è un laboratorio vivente»
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Susumu Watanabe, Tire Development Division, Responsible of Tire Engineer in Europe and WTCC General Manager di Yokohama, ci racconta perché le corse sono diventate fondamentali per il costruttore di pneumatici giapponese
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
19 febbraio 2015

Barcellona - Yokohama è un marchio che ha fatto del motorsport la propria bandiera. Per questo, soprattutto in Italia ed in Europa, il brand giapponese è quasi sempre associato a pneumatici ad alte prestazioni, anche se in realtà questo costruttore realizza una linea completa di prodotti, dalle gomme per citycar fino a quelle per le supersportive.

 

Per capire perché le corse siano diventate così importanti per questa Azienda, in occasione dei test di inizio stagione del Mondiale Turismo abbiamo intervistato Susumu Watanabe, Tire Development Division, Responsible of Tire Engineer in Europe and WTCC General Manager presso Yokohama.

 

Perché per Yokohama è così importante investire ingenti risorse nel motorsport? Da quando lavorate con il WTCC?

«Per Yokohama è importante investire nel motorsport per aumentare la nostra quota di mercato, soprattutto in Europa. Abbiamo deciso di diventare fornitori del WTCC 10 anni fa e questa scelta ci ha consentito di rendere molto più popolare il nostro marchio».

 

Le gomme stradali sono in qualche modo paragonabili a quelle utilizzate nelle corse?

«Non c’è un collegamento diretto tra le gomme utilizzate nelle corse e quelle stradali, pensate per le auto di tutti i giorni. E’ chiaro però che l’esperienza che maturiamo ogni anno nel mondo delle competizioni diventa fondamentale poi per migliorare di volta in volta le gomme per le auto di serie».

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Susumu Watanabe, Tire Development Division, Responsible of Tire Engineer in Europe and WTCC General Manager presso Yokohama

 

Come fate, in pratica, a sfruttare le esperienza maturate nelle gare?

«Abbiamo deciso che i nostri ingegneri avrebbero dovuto occuparsi di diversi ambiti. Solitamente infatti i nostri ingegneri seguono lo sviluppo degli pneumatici per 4-5 anni e poi tornano a sviluppare gomme di serie. In questo modo realizziamo automaticamente un travaso tecnologico tra questi due mondi.»

 

Le corse sono quindi una sorta di laboratorio vivente per Yokohama…

«Il motorsport è perfetto per sviluppare pneumatici perché nelle corse tutto si evolve in maniera molto più rapida. Ci permette quindi di maturare moltissime esperienze in tempi veramente brevissimi. E poi il motorsport è una palestra durissima per i nostri ingegneri. Nelle corse non c’è margine di errore e bisogna rispettare tempistiche rigidissime. Non ci si può permettere di arrivare impreparati alla prima gara, sarebbe inammissibile. Non importa a nessuno se non sei pronto per la prima corsa, bisogna essere pronti per quella data punto e basta. Non c’è spazio per ritardi o proroghe. Bisogna quindi sviluppare tutto nei tempi previsti e questo aiuta moltissimo i nostri sviluppatori a crearsi un metodo di lavoro rigoroso e puntuale».

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Yokohama è fornitore esclusivo del WTCC da 10 anni

 

Quante gomme fornite al WTCC?

«Ogni anno forniamo al WTCC qualcosa come 7.000 pneumatici. Le gomme riservate ad ogni gara sono stabilite naturalmente dal regolamento, che concede 12 nuove gomme per ogni weekend a ciascuna squadra. In media per ogni weekend di gara forniamo 350 gomme, poi naturalmente  da quante auto sono schierate sulla griglia di partenza».

 

In Italia il vostro marchio è conosciuto soprattutto per le gomme ad alte prestazioni. E’ un giudizio che vi rende giustizia?

«In realtà Yokohama produce qualsiasi tipo di gomma, da quelle per i furgoni a quelli per le utilitarie fino alle supercar. In ogni caso è vero, in Europa il nostro marchio è conosciuto soprattutto per la realizzazione di pneumatici ad alte prestazioni. Per questo siamo molto apprezzati da una clientela molto giovane e le nostre strategie di marketing puntano spesso sui giovani. L’ideale per noi infatti è conquistare un cliente quando è ancora giovane, tra i 20 e i 25 anni, e convincerlo della superiorità del nostro prodotto per fidelizzarlo, magari anche per tutta la vita».

Yokohama investe 10 milioni di euro all’anno nel motorsport

 

Dove producete le gomme per il motorsport? E quelle per le auto di serie?

«Le gomme per il WTCC e per il motorsport vengono tutte prodotte in un’unica fabbrica in Giappone. Le gomme di serie invece vengono prodotte in gran parte in Giappone ma anche in altri stabilimenti in Russia, Filippine, Vietnam, Cina, Tailandia, Usa e India».

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Ogni anno Yokohama produce in Giappone circa 7.000 pneumatici solo per il WTCC

 

A quali altre categorie fornite pneumatici nel mondo delle corse?

«Yokohama, oltre al WTCC, fornisce gomme anche al Campionato Europeo Rally. In Giappone poi collaboriamo con tantissime categorie come Super GT, Formula 3, Super Endurance Race e Japanese Rally».

 

Quante investite ogni anno nelle competizioni?

«Yokohama investe 10 milioni di euro all’anno nel motorsport».

 

Qual è il mercato più importante per Yokohama? Qual è il ruolo dell’Europa?

«Oggi il mercato più importante per Yokohama è senza dubbio quello asiatico, in particolare Cina e Sud Est Asiatico. Abbiamo una forte presenza però anche nei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). L’Europa per noi è un mercato molto stabile, ma cerchiamo ogni anno di crescere».

 

Quante gomme realizzate ogni anno?

«Non so dirvi il volume della produzione totale di gomme, ma Yokohama è il sesto o settimo costruttore di pneumatici al mondo». 

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