WRC17 Tour de Corse. Solo Asfalto. E Curve! E pensieri

WRC17 Tour de Corse. Solo Asfalto. E Curve! E pensieri
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Vigilia del quarto appuntamento del Mondiale WRC. In Corsica non piove, non fa caldo e non ci sono (troppe) novità. Ma, in effetti, è tutto talmente nuovo da capirci ben poco. Chi c’è e chi non c’è
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
6 aprile 2017

Bastia, 6 Aprile 2017. Essendo cambiato praticamente tutto, dalle Macchine agli Equipaggi, dai Regolamenti agli effetti di questi sulle Macchine, sulle strategie e sulla psicologia dei Piloti, il Tour de Corse ha pensato bene, intanto, di rimanere quasi uguale all’edizione dello scorso anno, così da rappresentare non più una novità globale, bensì uno dei pochi parametri in qualche modo confrontabili.

Ma sì, qualcosa di importante è cambiato, il periodo dell’anno. Spostato da fine di settembre all’inizio di Aprile, dall’incubo dell’Autunno al fulgore della Primavera, il WRC di Francia tornato sull’Isola mediterranea nel 2015 e proposto come una delle rarissime Prove solo-asfalto del Mondiale, si svolgerà con il bel tempo, questo pare assodato. Tornando alla sua fisionomia tecnica generale, invece, non a caso basta avere un’idea della rete stradale della Corsica, per capire come mai il Tour de Corse è definito il “Rally delle Diecimila Curve”. Non bastasse, è anche azzardato dire che due delle diecimila si assomigliano, tutte essendo diverse per raggio, asfalto, pendenza, carreggiata, passaggi di corda e contesto morfologico. Fisicamente, e psicologicamente, è uno dei Rally più impegnativi e quello dove non sbagliare è un imperativo quasi di necessità.

Per quanto riguarda il percorso, il Tour de Corse resta praticamente invariato rispetto all’edizione 2016 vinta da Sébastien Ogier con la Volkswagen Polo R, solo qualche chilometro in meno, per allinearsi alle nuove norme sulle distanze.

Quindi, dieci prove speciali in tutto, per un totale di 316 chilometri cronometrati, circa il 18% in meno rispetto all’edizione 2016 su un totale compresi i trasferimenti rimasto praticamente invariato, quasi 1.100 chilometri. Come dire che anche i trasferimenti giocheranno la loro parte sulle…braccia del Piloti.

Due prove speciali venerdì nella zona Ovest dell’Isola attorno ad Ajaccio, da dove la corsa pernde ufficialmente il via giovedì sera, la Pietrosella-Albitreccia e la Plage du Liamone-Sarrola Carcopino. Due PS anche sabato, La Porta-Valle di Rostino e Novella, questa volta guardando il versante Est verso bastia. Tutte da effettuarsi due volte, per un totale di otto passaggi, “omogeneamente” lunghe una trentina di chilometri quelle del venerdì e “dispari” quelle di sabato, con una lunga di 48KM e una corta di 17. Domenica, invece, cambio di programma, alla lunghissima, temibile Antisanti-Poggio di Nazza di quasi 54 chilometri seguirà la breve Porto Vecchio-Palombaggia, poco più di dieci chilometri di Power Stage finale.

Il Tour de Corse ha pensato bene di rimanere quasi uguale all’edizione dello scorso anno, così da rappresentare non più una novità globale, bensì uno dei pochi parametri in qualche modo confrontabili

Quasi ottanta iscritti, comprese diverse categorie, e ormai quasi a pieno regime le WRC Plus, che ad eccezione di Toyota vede le principali Marche impegnate ormai con tre Macchine. Per il Tour de Corse Citroen ha, infatti, aggiunto la terza C3 WRC e schierando, oltre a Kris Meeke, anche i giovani Craig Breen e Stephane Lefebvre con la macchina ufficiale top. Tre WRC+ per Ford, dunque, le Fiesta RS di Ogier, Tanak e Evans, tre per Hyundai, le i20 Coupé di Neuville, Paddon e Sordo, e solo due Yaris WRC per Latvala e Hanninen. Al potente schieramento delle WRC+ fa riscontro l’imponente risposta delle R5, ben quattordici e tra queste quella del gradito ritorno di Andreas Mikkelsen al volante di una Skoda.

A ricordarci che questa in questa fantastica Isola di verde, di acqua e di mare c’è molto e più di quanto si pensi di italiano, solo il riferimento di Simone Tempestini e Giovanni Bernacchini, come lo scorso anno in corsa con una DS3 R5, e a ricordarci che non è tutto oro quello che luccica, il fatto che non sia alla partenza Fabio Andolfi. A lungo chiacchierato sulla banchina di Sanremo, si sentiva dire che non stava bene e che avrebbe potuto dare forfait, ecco il puntuale forfait dell’immediata vigilia del Tour de Corse. Si dice e si scrive per una colica renale, ma il fatto è singolare visto che già se ne sentiva parlare come del paravento a una non meglio identificata filiera di problemi, per il Pilota del progetto Team ACI Italia e chi ne guida la gestione, per l’arrivo delle prospettate i20 del programma WRC2 e, in definitiva, per il programma stesso. Adesso si dice, in Toscana naturalmente dove si tende a sdrammatizzare, che Andolfi sia stato avvistato alle Terme! Segno che bisogna aspettare per saperne di più.

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