Aston Martin Vulcan [Video prime impressioni]

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Emiliano Perucca Orfei
V12 aspirato da 800 CV per un'auto realizzata in fibra di carbonio con l'unico obiettivo di essere una delle vetture più esclusive al mondo. Il nostro #Masterpilot è salito a bordo con Ben Collins, ex Stig, sul circuito di Palm Springs. Ed ecco come è andata
6 marzo 2017

800 cv, 1.350 kg, 2,3 milioni di dollari. Numeri da capogiro, parte della scheda tecnica di una vettura nata per essere non solo una supercar ma una delle più esclusive auto al mondo: la Aston Martin Vulcan.

Prodotta in soli 24 esemplari, la "batmobile" inglese é stata anche una delle protagoniste di un incredibile evento firmato Michelin per il lancio delle nuove Pilot Sport 4S: gomme che vantano una tecnologia sportiva molto vicina alle slick del Bibendum che Aston Martin ha scelto per gommare i cerchi da 19" (con soluzione 305/30r19 e 345/30r19) che a loro volta nascondono freni Brembo con dischi da 380 mm davanti e 360 mm dietro.

Disegnata da Marek Reichman la Vulcan adotta un V12 aspirato capace di 800 CV installato anteriormente, abbinato ad una trasmissione racing posizionata vicino all'asse posteriore firmata Xtrac impreziosita dal differenziale autobloccante.

Telaio in carbonio, sospensioni attive Multimac Dynamic Suspension Spool Valve ( DSSV) con ammortizzatori e barra antirollio regolabili, la vettura è dotata di un sistema di gestione della dinamica di guida di stretta derivazione racing: abs e controllo della trazione sono quanto di più vicino alle corse esista.

Una biposto davvero incredibile che abbiamo avuto la fortuna di provare seduti al fianco del mitico Ben Collins, il primo degli Stig della trasmissione Top Gear.

Le sensazioni trasmesse da questa vettura sono incredibili. Innanzitutto la vettura trasmette un senso di esclusività e potenza già nello stile: non ha nulla a che fare con lo stile delle supercar di ultima generazione (McLaren o Ferrari) in particolare modo nella zona frontale che é stata disegnata per essere estremamente bassa e filante a fronte di un cofano e di un volume anteriore studiati per celare i volumi richiesti dal V12 aspirato. Volumi sbilanciati sull'asse anteriore, comunque ben compensati da una linea di fiancata estremamente pulita che impreziosisce lo stile di una scocca estremamente filante e ben raccordata ad una coda tronca in cui spiccano dei gruppi ottici estremamente raffinati nella costruzione.

Aerodinamica da Formula 1, alla stregua della meccanica, cucita addosso ad un abitacolo biposto pensato per essere cucito addosso al pilota ed al suo passeggero: non ci sono radio, navigatori o sistemi multimediali ma a differenza della spartanità tipica di un'auto da corsa la Vulcan dimostra grande cura per il dettaglio nello sviluppo della plancia, della strumentazione racing e di elementi come il volante che integra le palette per la gestione del cambio.

Come va

Non ci sono parole per descrivere un'auto del genere perché a differenza di qualsiasi altra supercar targata è quanto di più vicino esista ad un'auto da corsa: si può sostanzialmente dire che la Vulcan sia sostanzialmente quello che la serie FXX rappresenta per Ferrari. Veloce, anzi velocissima, la Vulcan vanta un sound eccezionale ed una capacità di combinare emozioni a prestazioni uniche, anche grazie alle fucilate sparate dal cambio sequenziale ad ogni passaggio di marcia: in particolare modo in scalata il suono é impressionante.

Inutile dire che Ben Collins sia un pilota non solo veloce ma anche in grado di girare come un calzino un mostro come la Vulcan, ma comunque rimane impressionante come la supercar Aston Martin sia in grado di minimizzare i tempi di percorrenza delle curve massimizzando le fasi di frenata e di accelerazione. La frenata, in particolare, è impressionante per quantità ma anche per stabilità e capacità di combinarsi con un sistema ABS pensato più per la pura prestazione che per la sicurezza. Stesso discorso anche per il controllo di trazione: fuori dalle curve l'auto "fa strada" permettendosi comunque piccoli movimenti del retrotreno che trasmettono una sensazione di potenza unica.

Una vettura davvero speciale che ha alcune problematiche piuttosto importanti: non parliamo tanto dell'assenza di omologazione stradale...ma del prezzo (per pochissimi) e della rarità dell'oggetto, visto e considerato che solo 24 fortunati ne sono entrati in possesso. Brutta cosa non avere 2,3 milioni di dollari...

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