Energia elettrica gratis per 6 ore: oggi in Italia si ricarica l’auto elettrica a costo zero (ma non è tutto positivo)

Energia elettrica gratis per 6 ore: oggi in Italia si ricarica l’auto elettrica a costo zero (ma non è tutto positivo)
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Oggi ricaricare l’auto elettrica a casa è GRATIS
1 maggio 2025

Il 1° maggio 2025 sarà ricordato come una delle giornate più emblematiche del cambiamento in corso nel sistema energetico italiano. Per sei ore consecutive, dalle 11 alle 17, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica è sceso a zero euro al megawattora, secondo i dati ufficiali pubblicati dal Gestore dei Mercati Energetici (GME).

Un fenomeno che, sebbene già previsto alla vigilia dai dati del mercato del giorno prima, si è materializzato in tutta la sua portata simbolica e tecnica. E che, di fatto, ha reso gratuita l’energia elettrica per chi dispone di una fornitura domestica indicizzata al PUN orario e ha scelto di ricaricare in quelle ore la propria auto elettrica.

PUN 1 Maggio
PUN 1 Maggio Dati GME
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Una rarità destinata a diventare più frequente?

Non è la prima volta che il prezzo dell’energia elettrica scende a zero, ma si tratta comunque di un evento estremamente raro. In passato, situazioni simili si erano verificate solo per poche ore nel corso della pandemia, nella primavera del 2020, quando la domanda elettrica crollò per effetto dei lockdown.

Questa volta, però, non c'è stato alcun evento straordinario: solo una giornata festiva con bassissimi consumi (attesi appena 22 GW di picco) e condizioni favorevoli alla produzione rinnovabile, grazie a un’elevata disponibilità di sole e vento. La capacità installata in Italia, con oltre 38 GW fotovoltaici e 13 GW eolici, è stata in grado di soddisfare gran parte della domanda nazionale, rendendo superflua — in quelle ore — la produzione da centrali a gas, normalmente necessarie per bilanciare la rete.

Il prezzo che si forma sulla borsa elettrica è pari a quello dell’offerta accettata per soddisfare l’ultimo kilowattora di richiesta”, ha spiegato Gionata Picchio, vicedirettore di Staffetta Quotidiana. “Quando i consumi sono molto bassi e l’offerta rinnovabile è elevata, il prezzo può anche azzerarsi, come è accaduto oggi.

Fabbisogno energetico del 1 Maggio in Italia
Fabbisogno energetico del 1 Maggio in Italia Dati TERNA

Gratis per i consumatori, ma non per il sistema

Per chi ha un’auto elettrica, la notizia ha un impatto immediato e tangibile: chi ha scelto di ricaricare tra le 11 e le 17 ha potuto farlo a costo zero — perlomeno sulla componente energia, che rappresenta circa un terzo del totale in bolletta. Una condizione quasi impensabile in un sistema ancora fortemente dipendente da fonti fossili.

Ma se per il consumatore è una notizia positiva, per il sistema nel suo complesso lo è molto meno. Il motivo è semplice: prezzi così bassi (o nulli) rappresentano un problema di remunerazione per i produttori, soprattutto per quelli che non operano in regime incentivato. Se l’elettricità non ha valore di mercato per molte ore al giorno, viene meno l’incentivo a investire in nuovi impianti, rendendo più fragile la transizione energetica.

Se il prezzo fosse sempre nullo, nessuno investirebbe più in impianti”, ha osservato Picchio. “Per evitarlo, è indispensabile investire in sistemi di accumulo e infrastrutture di rete in grado di gestire i picchi di produzione e le fluttuazioni della domanda.”

Generazione energia elettrica al 1 Maggio
Generazione energia elettrica al 1 Maggio Dati TERNA

Una rete sotto pressione

Oggi è stato un caso da manuale: giornata festiva, bassa domanda, forte produzione solare. Ma il moltiplicarsi di giornate simili — con l’aumento della capacità rinnovabile e senza adeguati sistemi di accumulo — può rendere più instabile il sistema elettrico, obbligando il gestore a interventi sempre più complessi per mantenere l’equilibrio della rete.

E anche il vantaggio per i consumatori potrebbe essere solo apparente: i costi degli investimenti in accumuli e rete finiranno inevitabilmente in bolletta, assorbendo parte del beneficio immediato derivato dal prezzo nullo. Infatti, come ha spiegato il professor Giuseppe Zollino, docente di sistemi energetici all’Università di Padova, “se sole e vento sono gratis, usarli per produrre energia non lo è”.

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