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Eccola qui, la nuova Fiat 500 Hybrid 2026. Finalmente, verrebbe da dire. Dopo anni passati a guardare questo progetto vivere solo nella sua versione elettrica, ecco che la piccola torinese torna a parlare la lingua della benzina, e lo fa con intelligenza. Fiat ha preso la base della 500 elettrica, quella costruita a Torino, e ci ha infilato sotto il cofano il vecchio ma affidabile tre cilindri mild hybrid da 70 cavalli. Il risultato? Una citycar moderna, accessibile e finalmente di nuovo progettata e prodotta in Italia. A colpire subito è il prezzo: 17.000 euro per l’allestimento base. In un momento storico in cui anche le utilitarie costano come compatte di qualche anno fa, questo listino è una vera boccata d’ossigeno. Non c’è bisogno di stravolgere nulla: la base era buona e la nuova motorizzazione le restituisce una semplicità d’uso che mancava. La Fiat 500 torna a fare la macchina semplice, bella e alla portata di tutti, esattamente come era nata.
Fuori cambia poco, anzi nulla per la maggior parte degli occhi. La nuova 500 Hybrid è praticamente identica alla versione elettrica, compresi i fari a LED con la classica firma luminosa e i cerchi da 17", ma qui c’è una presa d’aria frontale in più, necessaria per il raffreddamento del motore. Dentro, invece, qualche novità c’è, ma bisogna cercarla. Il cruscotto resta quello digitale già noto, così come il display touch centrale e la tastiera in stile pianoforte per il clima. A cambiare, ovviamente, è la presenza della leva del cambio manuale a sei marce, ben integrata nel tunnel centrale. Il tutto è rifinito in maniera corretta, sebbene si tratti ancora di un esemplare preserie. I sedili sono comodi, rivestiti in ecopelle con logo Fiat impresso, e dietro c’è lo spazio giusto per due passeggeri, come da tradizione. Il bagagliaio? Uguale a quello della elettrica: piccolo ma sufficiente per l’uso urbano. La qualità percepita è buona e la sensazione è quella di una macchina più solida rispetto alla vecchia 500 termica polacca.
Il cuore della nuova 500 Hybrid è il noto 1.0 tre cilindri Firefly mild hybrid da 70 cavalli, già utilizzato su Panda e sulla precedente 500 termica. Si tratta di una soluzione semplice ma efficace, supportata da un piccolo motore elettrico a 12V che aiuta nelle fasi di spunto e consente di abbattere consumi ed emissioni. Il sistema è lo stesso che conosciamo da anni, quindi nessuna sorpresa: non aspettatevi una rivoluzione, ma la certezza di un’architettura affidabile e ben rodata. La scelta è chiara: Fiat ha deciso di ottimizzare ciò che aveva in casa per contenere i costi, sia per sé che per i clienti. Una strategia coerente con il posizionamento della 500 termica: una vettura urbana, accessibile, con una meccanica semplice e senza fronzoli. Anche le varianti di carrozzeria sono quelle già viste: 3 porte, 3+1 con la porticina posteriore asimmetrica, e la cabrio con la simpatica capote in tela decorata con i loghi Fiat. Insomma, non manca nulla per divertirsi in città con stile.
L’ho guidata brevemente, quel tanto che basta per farsi un’idea. Il motore tre cilindri da 70 CV non fa miracoli, ma si difende bene: tra i 1.500 e i 2.000 giri spinge il giusto, e l’assist dell’elettrico si sente nei transitori. Il cambio a sei marce è morbido, fluido, già noto a chi ha guidato Panda o la vecchia 500. La sensazione generale è quella di un’auto più stabile rispetto al passato: il telaio deriva dalla 500 elettrica ed è stato adeguato alle nuove esigenze termiche. Il risultato? Una guida più composta, una tenuta più precisa e una struttura che dà più fiducia. Certo, non è una sportiva – e non vuole esserlo – ma in città si guida con piacere, grazie anche alle dimensioni compatte e al peso contenuto. Rispetto alla vecchia 500 termica, qui c’è più consistenza, più senso di auto moderna, senza rinunciare alla maneggevolezza. E finalmente, con questa nuova piattaforma, la 500 torna ad essere un prodotto industrialmente centrato, costruito dove è nata: a Torino.
Dove vince davvero questa 500 Hybrid è nel posizionamento: 17.000 euro per l’entry level, un listino che sa di rivoluzione, oggi. Per una citycar ben fatta, moderna e italiana, è un prezzo che può davvero fare la differenza e magari fra poco ci sono pure gli incentivi. I consumi si preannunciano interessanti: oltre 20 km/l dichiarati, grazie all’aiuto del sistema mild hybrid e a una massa non esagerata (anche se superiore alla 500 termica polacca). Fiat prevede di costruirne 5.000 esemplari entro la fine del 2025, per arrivare a 100.000 unità annue quando la produzione sarà a regime nel 2026. E la concorrenza? È agguerrita: Toyota Aygo X, Hyundai i10, Kia Picanto (ancora per poco), Dacia Spring, ma anche la stessa Panda. E proprio nella Panda troverà probabilmente l’avversaria più tosta: stesso motore, stesso posizionamento, ma un pubblico forse diverso. La 500 però gioca la carta del design, dello stile e dell’immaginario italiano che continua a conquistare. E con questo prezzo e questo equilibrio generale, potrebbe davvero tornare ad essere la regina del segmento A.
Fiat
Corso Giovani Agnelli, 200
Torino
(TO) - Italia
800 342 800
https://www.fiat.com
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