Anas: al via il progetto per la riqualificazione delle case cantoniere

Anas: al via il progetto per la riqualificazione delle case cantoniere
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"Viaggiare, fermarsi, scoprire" è lo slogan del progetto che ora prende vita con la presentazione del bando di concessione
21 luglio 2016

L'accordo firmato qualche mese fa tra Anas, Mibact, Ministero dei Trasporti e Agenzia del Demanio prende forma ed avanza, con la presentazione del bando di gara per l'assegnazione in concessione delle prime 30 case cantoniere protagoniste del progetto di riqualifica.

L'obiettivo di questo progetto è quello di trasformare le "case rosse" non utilizzate come basi operative in alberghi, ristoranti e punti di informazione turistica. Alcune di quelle entrate nel bando appena presentato sono anche vicine ad alcuni luoghi o itinerari turistici, come quella sulla via Appia vicino a Latina o quella a Verres, in Val d'Aosta, sulla via Francigena.

Il traguardo prefissato è l'apertura della prima casa cantoniera riqualificata a giugno 2017. L'Anas si occuperà della ristrutturazione, mentre il concessionario, che pagherà un canone di concessione oltre che un contributo variabile in base al fatturato dell'attività, si occuperà della realizzazione dell'attività rispettando alcune linee guida dettate dall'Anas, come la presenza della rete Wi-Fi gratuita e info point per i turisti, punti ristoro, servizi di pernottamento e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
 

Gianni Vittorio Armani
Gianni Vittorio Armani


La concessione avrà una durata di 10 anni, trascorsi i quali si effettuerà un nuovo bando di gara. I vincitori saranno scelti in base al criterio di vantaggio economico dell'offerta presentata e potranno partecipare sia start-up, consorzi, aziende ma anche singoli imprenditori. 

Così si è espresso il Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani: «Gli interventi di ristrutturazione, per i quali Anas ha previsto un investimento di circa 7,5 milioni di euro in tre anni, a partire da quello in corso, contribuiranno a potenziare il valore del patrimonio aziendale e a preservarlo nel tempo, sostenendo l’identità locale e creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio.»

Lo stesso Presidente ha poi precisato che si tratta di un progetto che sarà replicabile anche per le altre case cantoniere che in questo primo "stadio" non sono rientrate nel bando di gara.

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