Vediamoci chiaro: le buone pratiche nell'uso dei fari

Vediamoci chiaro: le buone pratiche nell'uso dei fari
Pubblicità
Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Abbaglianti, anabbaglianti, indicatori di direzione: come comportarsi per evitarne un uso sbagliato e pericoloso
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
18 aprile 2024

Sarà capitato a tutti, di guidare di notte lungo una strada e trovarsi all'improvviso abbagliato da un fascio di luce in arrivo dalla direzione opposta... no, non si tratta di alieni scesi in Terra ma di un altro veicolo che procedendo in senso inverso al nostro, il cui conducente al momento di incrociarci non ha avuto l'accortezza di abbassare i fari abbaglianti, determinando così un concreto pericolo di incidente.

E non si tratta di un rischio banale, o di un inconveniente fastidioso, tutt'altro: si calcola che proprio l'uso improprio dei fari sia causa di almeno il 15% degli incidenti che avvengono di notte.

Ricordato che la disciplina dell'uso dei sistemi di segnalazione visiva e di illuminazione è regolata dall'articolo 153 del Codice della Strada, in Italia da oltre vent'anni è vigente una normativa sulla circolazione stradale che dispone l'obbligo per tutti i veicoli a motore di procedere avendo sempre accese le luci anabbaglianti, le luci di posizione e quelle della targa, in qualsiasi strada extraurbana ed in autostrada.

Malgrado ciò, sono moltissime le persone che guidano senza rendersene conto sempre con gli abbaglianti attivi, causando così incidenti e mettendo in pericolo vite umane.

Le conseguenze sono tutt'altro che trascurabili: accecati dagli abbaglianti, i guidatori che viaggiano in senso opposto subiscono un temporaneo deficit visivo, che aumenta i tempi di reazione e incrementa in modo significativo il rischio di incidenti; un recente studio condotto dalla IDA (International Drivers Association) ha anche rilevato che l'abbagliamento dei fari riduce la capacità visiva, la valutazione degli spazi e la reattività istintiva.

Insomma, vederci chiaro è importante, ma senza inficiare la stessa funzione a chi incrociamo lungo la strada.

Ma i problemi legati ai fari non riguarda solo l'uso improprio degli abbaglianti: sono ancora molti, troppi anzi, i guidatori che non accendono i fari in condizioni di scarsa illuminazione, rendendosi invisibili agli altri; ed anche l'uso delle luci di emergenza al posto degli indicatori di direzione crea ulteriori confusioni, mentre un discorso a parte meriterebbe la verifica sul perfetto stato d'efficienza dell'intero apparato luminoso delle vetture.

Per questo, un sintetico decalogo delle azioni da eseguire per garantire una guida sicura e rispettosa degli altri utenti della strada non può prescindere dal controllo regolare delle le luci, con la certezza che tutti i fari funzionino e siano allineati correttamente; in marcia, l'uso degli anabbaglianti è funzionale in caso di maltempo, con nebbia, pioggia o neve ed in città andrebbe sempre evitato, riservandolo alla guida extra-urbana e alle strade con illuminazione pubblica assente; gli abbaglianti vanno abbassati sempre incrociando non solo altri veicoli, ma anche utenti deboli come pedoni, ciclisti e motociclisti, mentre le luci di emergenza vanno usate solo a veicolo fermo o in panne o per segnalare situazioni di immediato pericolo.

Un inciso finale va riservato alle funzioni automatiche di illuminazione di cui sono dotate le vetture più moderne: sebbene comodissime, può accadere che non funzionano correttamente o valutino erroneamente le situazioni, rendendo così i guidatori dipendenti da un'automazione difettosa; meglio dunque non fidarsi ciecamente della loro funzionalità ed essere anzi sempre pronti alla gestione manuale dei fari, anche per regolare correttamente l'inclinazione del fascio luminoso, adeguandolo alle condizioni della strada ed alle diverse situazioni di guida, attraverso lo specifico selettore o la rotella se presenti sulla plancia del veicolo.

Pubblicità