Gli italiani al volante: hai anche tu questi vizietti?

Gli italiani al volante: hai anche tu questi vizietti?
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Tante cattive abitudini mentre si guida: una ricerca Anas fa emergere tendenze preoccupanti e pericolose
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
13 dicembre 2023

Italiani, popolo di santi, navigatori e poeti?

Certo, ma si trasformano in aspiranti cineasti quando sono al volante di un'auto: infatti la tendenza a girare un video mentre si guida è forse la più pericolosa tra le cattive abitudini registrate dall'Anas nel corso di un'indagine che ha coinvolto diverse migliaia di automobilisti.

Il campione persone intervistate in occasione della terza edizione della “Ricerca sugli stili di guida” e condotta dall’Istituto CSA Research evidenzia che il 3,1% degli intervistati ha ammesso di aver girato un video con il cellulare mentre era alla guida del proprio veicolo, mentre il 6,9% ha dichiarato di essere stato a bordo di un mezzo mentre il conducente filmava: in totale, quindi, almeno il 10% degli utenti ha partecipato in maniera più o meno diretta ad una delle pratiche in assoluto più deleterie, per l'elevato livello di distrazione che provoca mentre si guida, per la sicurezza propria e di quella degli altri utenti della strada.

Tra quanti hanno ammesso di aver utilizzato il cellulare mentre guidava per fare riprese video, fanno parte in egual misura uomini e donne, in una fascia d’età compresa tra i 24 e i 44 anni, con punte più elevate tra i 25 e i 34 anni, mentre per il 6,9% presente a bordo mentre il guidatore filmava, la percentuale più elevata riguarda le donne tra i 25 e i 34 anni.     

Ovviamente, e purtroppo, non si tratta dell'unico comportamento scorretto rilevato dalla ricerca: spicca, nel mancato rispetto delle regole, il distanziamento minimo non rispettato, visto che su oltre centomila veicoli al giorno osservati lungo tre direttrici stradali in gestione ad Anas, nel 38,5% dei casi la distanza di sicurezza non appare rispettata.  

Si confermano poi tra i comportamenti errati più diffusi, pur in lieve miglioramento rispetto allo scorso anno, il mancato utilizzo degli indicatori di segnalazione di cambio corsia, per la manovra di sorpasso (50,9%), per quella di rientro (50,7%) e per l’entrata da rampa (32,9%).

Inoltre, l’analisi più dettagliata sul tipo di veicolo con cui si commette l’infrazione è emerso che i più indisciplinati sono i conducenti delle berline: oltre il 64% non usa le frecce né per manovra di sorpasso né per quella di rientro, percentuale ben superiore alla media totale del 50%.  

Ancora, tra i comportamenti scorretti spiccano il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza da parte del conducente (10,6%) -  il cui obbligo, ricordiamo, risale addirittura al 1988! - e soprattutto dei passeggeri posteriori (72,6%), abbinato al mancato uso dei seggiolini per i bambini (46,8%).

Infine, il mancato rispetto delle norme del Codice della Strada anche riguarda il superamento del limite di velocità, avvenuto nel 12,9% delle situazioni osservate su strada. 

I due comportamenti più scorretti percepiti riguardano i limiti di velocità, che secondo gli intervistati vengono rispettati solo dal 40,3% degli altri guidatori, e l’uso del cellulare alla guida, solo nel 39,6% dei casi.

Agli intervistati è stato chiesto quanto ritenessero utile l’obbligatorietà di dispositivi di sicurezza a bordo, in particolare i sistemi safe-drive in grado di oscurare lo schermo dello smartphone mentre si guida e disattivare chat, foto e video; i limitatori di velocità; e l’alcol lock: ebbene, più dell’80% degli interpellati in proposito li ritiene utili e più della metà molto utili, con percentuali più alte  più tra i patentati adulti (over 55) che si sono espressi con un voto che oscilla tra i 7.4 e i 7.6 (su un scala da 1 a 10). 

A tale fotografia si unisce un altro dato di riflessione, relativo alla percezione di sé e degli altri alla guida: il trend già emerso nella scorsa edizione della ricerca risulta quest’anno in ulteriore crescita, visto che il voto che gli italiani danno a se stessi come guidatori è quasi 9, mentre il giudizio degli altri guidatori è ben sotto la sufficienza, attestandosi ad una media di 5.4.

Come dire: io sono quello bravo, mentre tutti gli altri sono dei cani alla guida...

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