Certificato di Revisione: cos'è e cosa contiene

Certificato di Revisione: cos'è e cosa contiene
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Da maggio 2018 ad ogni controllo sarà rilasciato un documento che contiene la “storia” dell'auto. Acquistare un'auto di seconda mano sarà quindi un po' più sicuro
30 maggio 2017

Punti chiave

C'è una importante novità che riguarda le revisioni auto. Dal 20 maggio del 2018 ad ogni revisione periodica verrà rilasciato il “Certificato di Revisione”, ovvero un documento previsto dalla direttiva 2014/45 dellʼUnione Europea che certifica lo stato dell'auto al momento del controllo periodico obbligatorio. 

Il documento dovrebbe offrire agli acquirenti qualche garanzia in più circa l'efficienza effettiva delle automobili usate. Conterrà infatti oltre al numero di identificazione del veicolo (il numero di telaio), la targa e la categoria del veicolo, anche luogo e data del controllo, lettura del contachilometri al momento del controllo, carenze individuate e livello di gravità, risultato del controllo tecnico, data del successivo controllo tecnico, il nome dell’organismo che effettua il controllo e firma o dati identificativi dell’ispettore responsabile del controllo.

Il conteggio dei chilometri al momento del controllo è per le vetture sottoposte recentemente a revisione già disponibile da aprile sul Portale dell'Automobilista (non solo per gli utenti registrati) a questo link. Dal prossimo anno sullo stesso sito sarà possibile consultare il certificato di revisione anche in forma elettronica.

Non cambieranno la frequenza e i costi della revisione: ogni quattro anni dopo la prima immatricolazione e ogni due anni per le successive e 45 euro presso la Motorizzazione o circa 67 euro presso le officine abilitate.

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