Ducati e Lamborghini pagano il diploma ai ragazzi in fabbrica

Ducati e Lamborghini pagano il diploma ai ragazzi in fabbrica
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Le due aziende riconosceranno una borsa di studio di 600 euro al mese a 48 giovani che si iscriveranno al biennio di specializzazione di due istituti tecnici. Ancora da definire i requisiti per accedere a questa bella opportunità
1 agosto 2014

Una retribuzione di 600 euro al mese e un programma scuola-lavoro dedicato allo scopo di permettere ai giovani non solo di imparare, ma di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro. E' questo l'obiettivo del rivoluzionario progetto sperimentale firmato da Lamborghini, Ducati e le associazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

Questo quanto riportato da Marco Madonia sul Corriere di Bologna, che precisa come l'accordo non sia ancora stato firmato né dal Ministero dell'Istruzione, né dalla Regione dell'Emilia-Romagna, ma che questo dovrebbe riguardare 48 ragazzi, che alterneranno quindi la parte finale del loro processo di studi tra la scuola e l'azienda con l'obiettivo di essere formati per divenire delle figure professionali molto richieste sul mercato del lavoro emiliano-romagnolo, ovvero operatori CNC (Controllo Numerico Computerizzato) e tecnici meccatronici.

Il progetto dovrebbe prendere il via già a partire dal prossimo settembre, con l'obiettivo di estendere poi questo esperimento anche ad altre aziende della Motor Valley. Ancora da individuare i 48 profili degli studenti che dovranno essere coinvolti, che nel corso degli ultimi 3 anni scolastici dovrebbero già essere entrati in possesso del titolo di operatore meccanico di sistemi o dell'autoriparazione, ma ancora non muniti del diploma di scuola superiore.

Gli istituti interessati dovrebbero essere l'Aldini Valeriani ed il Belluzzi Fioravanti, che permetteranno a questi 48 studenti di effettuare due anni di alternanza tra la scuola ed il lavoro, consentendo loro al contempo di orientare il proprio percorso anche verso l'Università.

I soggetti interessati dovrebbero alternare il periodo di formazione con quello di istruzione ed essere affiancati sul campo da del personale specializzato che mostrerà loro sia come svolgere le mansioni che le norme relative alla sicurezza sul lavoro.

Fonte: Corriere di Bologna

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