WRC17. Citroen C3 WRC. Sheikh Khalid Al Qassimi

WRC17. Citroen C3 WRC. Sheikh Khalid Al Qassimi
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Citroen Total Abu Dhabi World Rally Team. È la denominazione completa e ufficiale, e la spiegazione implicita del grande coinvolgimento di Al Qassimi nel Progetto Citroen. Non solo sponsor, ma partner con ruolo suggestivo e appassionato
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
23 dicembre 2016

Abu Dhabi, 21 Dicembre. Vista da una delle tre quarti dell’Etihad Hotel, la stupenda C3 WRC presentata a Abu Dhabi aveva come sfondo il tradizionale contesto “occidentale” di riferimento della Fabbrica e della Squadra nata attorno all’operazione WRC. Dalla tre quarti opposta, invece, la prospettiva si immergeva in un’atmosfera più da mille e una notte, con la Rappresentativa degli anfitrioni schierata in prima fila al cospetto della Regina della serata. È il singolare effetto che deriva dalla distribuzione, un po’ scontata, dei posti riservati, niente di più, ma rende un’idea chiara del coinvolgimento di Abu Dhabi nell’Operazione. Ecco descritta la fotografia della serata.

In prima fila della prima fila naturalmente, c’è Khalid Al Qassimi, che concentra e condensa nel suo riferimento personale l’elevatissimo indice di partecipazione dell’Emirato alle attività sportive di Citroen, e più in generale, lo vedremo, del Gruppo PSA.

Ora, non è che puoi andare da uno sceicco di un Paese del petrolio e chiedergli quanti soldi ha in tasca, oppure domandare a un ingegnere di Parigi in che percentuale quel logo arabeggiante sulle insegne della Vettura e del Team incide sulle dimensioni economiche dell’Operazione. Per quanto la curiosità possa essere forte, siamo sicuri che nessuno di voi si azzarderebbe mai a chiedere spudoratamente. Vi aiutiamo noi, quindi, fornendovi una cifra precisa che, ecco la rivelazione, ammonta a… diversi soldini. Ora che siete accontentati e informati al centesimo, torniamo alla figura centrale del Pilota, Manager e… “padroncino” di questa parte importante della Mission, Sheikh Khalid Al Qassimi.

Khalid, se ci è consentito familiarizzare, è un ragazzino di 45 anni, è nato a Abu Dhabi il 18 febbraio 1972, con una passione smisurata per il Motorsport e per il suo Paese. Nei suoi tratti perennemente giovanili e sorridenti non si riconoscono lunghi periodi di albe passate in metropolitana da pendolare, né particolari ansie di vita, ma un contagioso senso di grande equilibrio emotivo indirizzato verso le cose belle della vita. Chiaro che davanti alla bellezza un po’ “animale” della evidentemente potentissima Citroen C3 WRC, quel sorriso trasmette entusiasmo. Al Qassimi ha fatto della promozione del suo Paese il trait d’union con l’operazione sportiva di Citroen ma, Pilota egli stesso dall’inizio del millennio e parte integrante dell’”organico” per la stagione 2017 del WRC di Citroen, lo Sceicco è un fulcro fondamentale dell’appassionata operazione WRC della Marca francese per definizione.

Sheikh Khalid Al Qassimi. “È fantastico avere una presentazione come questa nel nostro Paese. Di solito sono tutte tenute in Europa, ma questa volta Abu Dhabi è protagonista. Abbiamo una Macchina fantastica e un Team Fantastico. Con questi presupposti possiamo vincere e iniziare una stagione di successo. comincerò a correre con la C3 WRC dal Portogallo, perché l’inizio della mia stagione è consacrato alla partecipazione alla Dakar con la Peugeot 2008 DKR, la Macchina dello stesso Gruppo dominatrice della scorsa edizione. Dopo il Portogallo farò quasi tutti i Rally del Mondiale 2017.”

Hai provato la nuova C3?

SKAQ. “Sì, l’ho provata in Portogallo e posso dire che è fantastica. Molto potente, molto veloce, molto maneggevole e guidabile. Sono orgoglioso, felice di avere una Macchina come la C3. Correndoci, mi aspetto molto, ma naturalmente ogni nuova macchina, soprattutto se più performante come questa, richiede un periodo di adattamento che consenta al pilota di immergersi completamente nelle sue caratteristiche. Una volta ottenuto l’affiatamento, allora penserò al “next step”.

Siamo curiosi, possiamo avere qualche impressione sulla prossima partecipazione alla Dakar?

SKAQ. “Non posso dirvi molto perché è un debutto. Ma un’idea ce l’ho, me la sono potuta fare. PSA ha questa Macchina fantastica, che ora è gestita da PH Sport, il Team con il quale abbiamo gestito le DS3 la scorsa stagione del WRC. Così ho deciso di provare. Volevo già farlo prima, non con una Macchina qualsiasi ma con una Factory, ed ecco l’occasione per farlo addirittura con la Macchina vincitrice con Stephane Paterhansel!”

E come ti sembra la 2008 DKR, l’hai provata?

SKAQ. “Sì, l’ho provata in Marocco durante un test ufficiale. È tutto nuovo per me, la Macchina, la Gara, il Navigatore, ma sono sicuro che andremo rapidamente sempre meglio. La Macchina è diversa. Veloce, potente, credo che sarà facile per me sulle piste sterrate, ma meno sulla sabbia e sulle dune perché è “solo” una due ruote motrici…”

Sono un appassionato di Sport, lo conosco bene, sono anche un Pilota. Posso parlare con competenza con il Team e con l’interlocutore governativo, e ho lo stesso feeling della gente del Team. In questo senso sono parte della Squadra a tempo effettivamente pieno

Sì, ma lì entra in scena la tua esperienza…

SKLQ. “Sì, inizierò usando la mia esperienza del Deserto, sono abituato a correre con le 4x4 nel nostro Deserto, ma sono sicuro che per me sarà difficile lo stesso andare per piste di sabbia con due sole ruote motrici. Ma ci proveremo, e sono sicuro che ci “adatteremo” egregiamente anche alla nuova situazione.”

Dunque una stagione “tripla”, impegnata su tre fronti: WRC, Dakar e Mondiale Cross-Country, la parte di gestione del Team Abu Dhabi. Praticamente a tempo pieno?

SKLQ. “Beh, non avremmo avuto dal Governo del nostro Paese un supporto così importante se non mi fossi presentato con una curriculum di persona attiva, se fossi uno che sta tutto il giorno in ufficio. Sono un appassionato di Sport, lo conosco bene, sono anche un Pilota. Posso parlare con competenza con il Team e con l’interlocutore governativo, e ho lo stesso feeling della gente del Team. In questo senso sono parte della Squadra a tempo effettivamente pieno. La bellezza è che sono un appassionato, e che lo faccio con grande piacere. Nel 2012 abbiamo lanciato l’operazione, centrata sul voler dare una grande immagine del nostro Paese. Rapidamente abbiamo impostato l’operazione sviluppato il programma, ci siamo rimboccati le maniche e messi al lavoro. Eccoci, con il 2017, alle porte di una stagione che si presenta come una delle più eccitanti della nostra storia!”

Dai Khalid, in bocca al lupo!

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