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Olbia, 30 Maggio. Tutto è pronto. La banchina del Molo Brin è addobbata e in festa da giorni. Sarà l’epicentro del Rally Italia Sardegna, 22ma edizione. Pronta la madrina Federica Pellegrini, pronti i Dj e i The Kolors per il concerto esclusivo, pronte le inedite Telti-Calangianus-Berchidda e Porto San Paolo Power Stage, pronte tutte le novità dell’edizione extra large che segue all’esperimento “compact” dello scorso anno. Il Rally Mondiale in Sardegna è nato nel 2004, portato all’Isola sulla scia di un’incredibile storia “continentale” che, all’inizio, lascia perplessi sulla possibilità di una riuscita. Invece è l’esplosione, diventa subito uno dei Rally più belli del Mondiale, certamente uno dei pochi che può vantare un corredo di esclusività e di atout irripetibili in altre parti del Mondo. È il Rally dell’Isola. Nel 2004 Marco Giordo da Tempio Pausania è già un giornalista affermato. E quell’anno del debutto accetta con un entusiasmo da lacrime agli occhi di essere l’addetto stampa del Rally Mondiale che nasce nella sua Isola. Quel gemellaggio naturale, mai interrotto, è solo uno degli episodi di una vita di esperto, appassionato istintivo e passionale. Come pochi, quindi uno dei pochi, pochissimi “veri”.
La sua storia e quella di quasi 50 anni di storia del Mondiale WRC si fondono nel libro che condensa e concentra l’esperienza. Non la conclude, beninteso, la fissa in un momento del cammino. Il libro si chiama “Da Alén a Loeb, da Ogier a Zanini, 5 decadi di rally vissute a bordo speciale” e si articola sulla sequenza a volte da brividi degli incontri, delle interviste, delle analisi, delle emozioni vissute principalmente nella polvere delle Speciali a un metro dall’azione. È lì che quasi sempre, per combinazione vincente, ho incontrato Marco. Poche parole, orecchie tese, eccoli che arrivano, il rombo lontano nell’eco delle foreste del Galles o portato dal vento del parco eolico dell’Isola. Il libro è arricchito dal contributo in immagini di un altro fuoriclasse, Manrico Martella.
Nel 1981 Giordo incontra il WRC, è il Sanremo da spettatore. Nel 1986 ancora il Sanremo, in Toscana. Questa volta, Marco quell’anno si è laureato, è il primo impegno da inviato nel WRC. Diventerà inviato speciale, specialissimo per noi. Negli anni dalle pagine di Autosprint la sua quieta, chirurgica verve è stato un riferimento, spesso un insegnamento, comunque un piacere. Giordo ha incontrato tutti, legato con molti. Nelle pagine del libro incontriamo tutti i grandi della storia del Rally. Si comincia da Markku Alen, ma per strada Miki Biasion, Carlos Sainz, Colin Mc Rae, Juha Kankkunen, i due Sébastien Loeb e Ogier, Jorge Recalde, Walter Roehrl, Henri Toivonen. I Campioni e le persone che hanno fatto grande questo Sport pur lavorando fuori dalle prime pagine, come l’indimenticabile navigatore gallurese Nicola Imperio. I Campioni e i loro drammi, i momenti cruciali capaci di cambiare la storia in un giorno. I Campioni e le Speciali leggendarie, in Argentina o Australia, in Germania o in Sardegna. I campioni e gli aneddoti, perché un libro che nasce da una passione autentica non è un almanacco o un elenco del telefono. E non è certamente un caso che l’introduzione del libro porti la firma di Sébastien Ogier, uno che, al di là degli 8 Titoli, non ha mai regalato molto, parole gratis o tanto per dire men che meno.
250 Rally di Mondiale, 30 Paesi che li hanno ospitati, il cuore che batte forte per il Rally di Casa sua, per le speciali… speciali come l’insuperabile Isuledda che oggi non si corre più perché è asfaltata, ma che rivive nella creatività del RIS attraverso l’incredibile Argentiera, disegnata apposta, o nella imminente prima della Porto San Paolo, lo sfondo di Tavolara. “Da Alen a Loeb, da Ogier a Zanini” è presentato a Sassari, lo sarà appunto a Porto San Paolo nell’imminenza del Rally. E poi in “continente”. Pubblicato da Carlo Delfino Editore, Sassari, ecco una copertina che andrà a ruba nelle librerie, sono certo!
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