F1. GP Spagna, Alonso: "C’è ancora lavoro da fare sul 2025, ma le maggiori speranze sono riposte nel 2026. Newey ha ridato slancio ad Aston Martin"

F1. GP Spagna, Alonso: "C’è ancora lavoro da fare sul 2025, ma le maggiori speranze sono riposte nel 2026. Newey ha ridato slancio ad Aston Martin"
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A pochi giorni dal GP di Spagna, Fernando Alonso riflette sul futuro: “Ogni stagione ha un umore diverso. La motivazione, la forma fisica, la vita personale… tutto conta. So che una decisione importante arriverà, ma voglio che sia definitiva e al 100% convinta.” Intanto, l’obiettivo resta chiaro: aiutare Aston Martin a costruire le basi per il 2026
29 maggio 2025

Il viaggio della Formula 1 prosegue a gonfie vele e, per Fernando Alonso, è tempo di correre davanti al pubblico di casa per il nono appuntamento stagionale: il Gran Premio di Spagna 2025. Questo weekend l'Aston Martin, tornando su una pista più tradizionale rispetto a quella atipica di Monaco, spera di ottenere risposte più chiare sugli aggiornamenti introdotti due settimane fa a Imola.

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"Vediamo. Penso che Barcellona ci dirà qualcosa in più sul nuovo pacchetto", ha commentato Alonso. "Imola è stata sicuramente un passo avanti, ma credo anche che l’uso delle gomme medie ci abbia aiutato in qualifica. E poi Monaco è un posto speciale, dove il sabato è ovviamente una parte fondamentale del weekend – anche lì abbiamo fatto dei buoni giri. Quindi, a Barcellona, con un fine settimana più 'normale', scopriremo meglio a che punto siamo in termini di prestazioni. Ma sì, penso che tutti porteranno aggiornamenti, soprattutto con il nuovo regolamento sull'ala anteriore, e vedremo quanto incideranno sulla griglia".

In occasione dello scorso appuntamento a Monaco, Adrian Newey ha fatto il suo debutto ufficiale in pista con i colori Aston Martin. "È fantastico averlo in squadra. Penso che il modo in cui osserva la vettura – anche solo da fermo, in pit lane, in griglia o nei box – gli consenta di individuare dettagli che potremmo migliorare ora o in futuro. Ma anche la sua presenza nelle riunioni è sempre speciale. E, pur senza risultare intimidatorio, credo che il livello del team si sia alzato grazie a lui: tutti erano più concentrati, più attenti ai dettagli della macchina. Chi parlava sapeva di non poter dire nulla di troppo distante dalla realtà, perché lui se ne sarebbe accorto. È stato bello assistere a tutto questo e spero che l’anno prossimo, con altre gare al suo attivo, potremo continuare a imparare da lui e crescere come squadra".

Anche se presente in pista, Newey è attualmente concentrato al 100% sul nuovo regolamento tecnico. "Penso che l’attenzione sia rivolta al 2026. Ma per essere competitivi e fiduciosi in vista di quella stagione, è fondamentale costruire slancio già nel 2025, portando in pista componenti che rendano la vettura più veloce anche quest’anno. Questo, credo, darà fiducia al team, a Silverstone e ai nostri strumenti, aiutandoci a verificare se ciò che stiamo sviluppando per il 2026 abbia senso – e se risponda alle aspettative in pista. Quindi sì, c’è ancora lavoro da fare sul 2025, ma le maggiori speranze sono riposte nel 2026. Sappiamo dove siamo nel 2025 e qualunque aggiornamento porteremo non cambierà drasticamente l’ordine d’arrivo. Il passo decisivo potrà avvenire solo nel 2026, dove risiedono tutte le speranze".

Newey ha inoltre rivelato un problema di correlazione tra il nuovo simulatore del campus tecnologico di Aston Martin e quanto si osserva effettivamente in pista – una discrepanza che potrebbe richiedere fino a due anni per essere risolta. "È un problema che un po’ tutti affrontano. Non credo che esista un team con un simulatore perfetto, affidabile al 100%, perché la vettura in pista è dinamica, in continua evoluzione: cambia curva dopo curva, sessione dopo sessione. Non ci sono due giri identici nel corso del weekend, a causa del vento, della temperatura, del traffico. Cercare di replicare tutto questo in un simulatore, in un ambiente coerente e controllato, è molto complesso. Ma credo che ci vorrà meno di due anni per sistemare il nostro. Non è una novità, forse è la prima volta che Adrian ne parla pubblicamente a Monaco, ma ai piloti l’avevamo già accennato più volte".

Iniziare con il piede giusto la nuova era tecnica della Formula 1 sarà determinante per il futuro di Fernando Alonso? "Sarà molto importante, sì, ma non sarà l’unico fattore. Dovrò vedere come inizierà la prossima stagione e quanto sarò motivato. Ogni anno ha un ‘umore’ diverso: cambia la percezione delle prestazioni, il sentirsi competitivi, la motivazione a mantenere un alto livello fisico. Anche la situazione personale e familiare influisce su decisioni importanti. So che una grande decisione arriverà presto, quando smetterò di correre. Ho disputato la mia prima gara sui go-kart a tre anni. Ora ne ho 43. Per 40 anni ho avuto un volante tra le mani, e so che un giorno dovrò fermarmi. È una scelta importante, da valutare con attenzione. Ho già smesso una volta, nel 2018, e sono tornato perché ne sentivo il bisogno. La prossima volta, la decisione dovrà essere definitiva e sicura al 100%".

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