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“La battaglia è sempre stata molto serrata. Ci sono dei weekend in cui sono stato più veloce, altri in cui lo è stato lui, ma non sono stati necessariamente i fine settimana in cui abbiamo battuto l’altro. Non dipende solo da quanto siamo veloci. Credo che ci saranno delle fluttuazioni nel corso della stagione, ma sono fiducioso del fatto che abbiamo capito quello che è andato storto a Monaco. Non è stato un weekend terribile, ma neanche positivo come altri per me in questa stagione”: Oscar Piastri riparte dal Gran Premio di Spagna 2025 di Formula 1 dopo la sconfitta nella battaglia interna con Lando Norris.
La lotta interna alla McLaren tra Piastri e Norris dipende dal layout dei singoli tracciati, dalle loro caratteristiche? “Non è questione di pista - ha spiegato Piastri nell'incontro con i giornalisti presenti a Barcellona cui ha partecipato anche Automoto.it -. Dipende da chi riesce a fare meglio in una determinata giornata. Non ci sono delle tendenze chiare. Ci sono forze e debolezze accennate, ma non si trasferiscono necessariamente da pista a pista. Certi weekend posso essere più rapido nelle curve ad alta velocità, in altri può esserlo Lando. È molto combattuta tra noi. Abbiamo punti forti e punti deboli simili”.
Ma c’è anche un altro pilota che secondo Piastri non può essere escluso dai papabili per il titolo: si tratta del campione del mondo in carica, Verstappen. “Non credo che Max possa essere sottovalutato. Il distacco al momento non è molto ampio e la Red Bull è stata competitiva in un buon numero di circuiti. Ci sono stati weekend in cui siamo stati più veloci, ma con lo sviluppo della macchina hanno trovato più performance. Credo che a questo punto Max sia ancora della partita”.
Verstappen o non Verstappen, la lotta con Norris per Piastri deve continuare all’insegna del fair play. “Io e Lando siamo sempre stati molto trasparenti. E non faremmo mai nulla che fosse antisportivo o ponesse il team in una luce negativa. Non siamo fatti così. Naturalmente vogliamo battere l’altro ogni weekend, ma non passeremmo mai il confine, causando danni che non possono essere riparati. Saremo in McLaren ancora per tanti anni, e vogliamo lottare per il campionato ogni stagione. Penso che entrambi siamo consapevoli del fatto che vincere un titolo distruggendo il team dall’interno sarebbe controproducente”.
“Penso che io e Lando possiamo beneficiare della nostra competizione. Max ha sicuramente molto esperienza e grande talento, ma credo che io e Lando siamo diventati più veloci grazie al fatto di avere un compagno di squadra competitivo. Se c’è qualcuno che ti fa alzare l’asticella, questo non fa altro che migliorare il nostro livello, il che è esattamente quello che vogliamo”. Solo il tempo ci dirà come si evolverà la lotta interna alla McLaren per il titolo piloti, che sembra puntare verso Woking proprio come il costruttori, in un 2025 della F1 all’insegna dell’arancio papaya.