Stop targa prova su auto immatricolate: non è ancora norma [spiegazione AsConAuto]

Stop targa prova su auto immatricolate: non è ancora norma [spiegazione AsConAuto]
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Il presidente Guidi interviene sulla nuova sentenza della Cassazione che potrebbe danneggiare il lavoro di officine e concessionari. Per il momento si lavori come sempre attendendo i chiarimenti ministeriali, che devono arrivare
3 settembre 2020

Abbiamo scritto in questi giorni della "questione targa prova" con la recente sentenza della Cassazione che rischia di creare nuovi ostacoli gli operatori dell’auto. Al proposito si esprime anche AsConAuto con il presidente Fabrizio Guidi. Secondo questa nuova valutazione non si potrebbe utilizzare la targa prova per veicoli immatricolati, anche se circolanti, per prove tecniche, collaudi e/o altri spostamenti finalizzati alla vendita.

Una problematica che innesca agitazioni in un mercato già sconvolto dalla pandemia e che avrebbe bisogno di stabilità e tranquillità, per ripartire. Fabrizio Guidi spiega che ”La nuova recente sentenza è un orientamento giurisprudenziale della Cassazione ma non è norma. Il caso, infatti, è in evidenza al Ministero dei Trasporti con cui, tramite Federauto, siamo in contatto. È in corso la consultazione dei pareri richiesti. AsConAuto si era già attivata su questo tema nel 2018 a seguito d’iniziative prese da parte della Polizia Stradale di Arezzo. Di fronte a questi nuovi elementi, che turbano un mercato già devastato dalla pandemia, il pensiero della nostra Associazione è chiaro: le autorità competenti intervengano per perseguire eventuali abusi solo nei casi in cui della targa prova sia fatto un uso improprio, ma gli utilizzi professionali sono da tutelare."

Giustamente, prosegue Guidi "L’uso della targa prova ha un costo notevole. E noi lo sosteniamo convinti, per far provare l’auto, nuova, usata o riparata a un cliente, per portarla da una officina a un’altra, per lavare l’auto e così via. In questa fase l’invito da parte della nostra Associazione è quello di continuare a comportarsi come sempre. La nostra Associazione intende ribadire con forza la necessità di un rapido ripristino della chiarezza e di principi trasparenti, in base ai quali tutti i soggetti attivi nel mercato devono assumersi le proprie responsabilità".

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