Targa prova: le proteste degli operatori raggiungono un primo risultato

Targa prova: le proteste degli operatori raggiungono un primo risultato
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Addetti ai lavori si salvano dalle limitazioni e dalle multe? Il Ministero farà chiarezza
2 giugno 2018

Sul tema caldo dei limiti di uso della targa prova in Italia arriva una notizia molto attesa, da parte del Ministero dei Trasporti. Dopo le tante proteste tra gli operatori del comparto, l’annuncio è ufficiale: “In relazione alle problematiche che si stanno verificando sul territorio in sede di controlli da parte della Polizia Stradale di veicoli circolanti con targa prova intestata a concessionari o autoriparatori si è concordata con il Ministero dell’Interno la necessità di pervenire a un chiarimento da parte del Consiglio di Stato sulla corretta interpretazione delle norme. In attesa, il Ministero dell’Interno ha assicurato che provvederà a impartire istruzioni ai propri Compartimenti affinché vengano considerate vigenti le disposizioni emanate da questo Ministero sull’argomento”.

Un commento soddisfatto, parzialmente, è quello di chi per primo aveva alzato la voce in favore degli operatori di settore, quelli che con la targa prova ci devono per forza lavorare, quotidianamente. Il presidente di AsConAuto,  Fabrizio Guidi: “Sebbene resti l’amarezza delle troppe energie profuse solo per mantenere il rispetto di regole certe e trasparenti, non si può che esprimere soddisfazione quando si ottiene l’attenzione degli apparati burocratici alle istanze di chi ogni giorno cerca di sviluppare il proprio business con impegno, rigore, professionalità e sacrifici. In questa occasione, siamo stati  davvero capaci di fare squadra. In sinergia con l’azione intrapresa presso le sedi istituzionali da Federauto c’è stata la presa di posizione pubblica di cui AsConAuto si è fatta protagonista, ma anche l’energica posizione assunta in rete da tutti gli operatori coinvolti e danneggiati. A conforto alle nostre istanze, è arrivata una prima positiva risposta che permette di ritornare a lavorare con maggiore tranquillità. Il livello di attenzione, tuttavia, sulla problematica della targa prova deve rimanere alto per evitare che lungo il percorso ci siano altre devianze”.

 

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