Italia: viabilità tra le peggiori d'Europa

Italia: viabilità tra le peggiori d'Europa
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
In Europa, peggio di noi solo la Gran Bretagna: è quanto attesta uno studio sulla dotazione di infrastrutture viarie in base alla popolazione
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
9 settembre 2016

Fuori dal podio, anzi in piena zona retrocessione: non è certo lusinghiera per l’Italia la valutazione relativa alla rete infrastrutturale, almeno secondo la particolare classifica stilata tra i cinque maggiori Paesi europei tenendo conto dell’indice delle infrastrutture viarie in base alla popolazione.

Ebbene, nel nostro Paese ogni 1.000 abitanti sono disponibili 0,14 km di strutture per il trasporto di persone e merci, come metropolitane, autostrade e linee ferroviarie suburbane e ad alta velocità.

Questo dato ci colloca senza appello al penultimo posto nella graduatoria: a guidare questa particolare classifica, c’è la Spagna, con un indice di 0,43 km ogni 1.000 abitanti, seguita da Francia (0,22), Germania (0,21) e, appunto, Italia (0,14), che precede il fanalino di coda, la Gran Bretagna (0,10).

L’elaborazione arriva dall'Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile dell'Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici), che ha incrociato dati di Legambiente ed Eurostat.

Il dato negativo (e sorprendente) del Regno Unito è molto influenzato dalla ridotta estensione della locale rete autostradale, ben inferiore rispetto a quella degli altri Paesi considerati: oltremanica ci sono solo 3.558 km di autostrada, contro i 6.996 dell'Italia, gli 11.882 della Francia, i 12.879 della Germania ed i 15.235 della Spagna.

E’ forse per questo che l’Italia evita la maglia nera: per le linee metropolitane e le ferroviarie suburbane, il nostro Paese è all'ultimo posto per estensione chilometrica delle reti rispetto agli altri Paesi europei.

La carenza infrastrutturale determina un uso più elevato dei veicoli privati, con tutte le pesanti criticità associate: traffico urbano, code sulle arterie a maggior concentrazione di utenti, inquinamento dell'aria, costi crescenti per il mantenimento delle autovetture.

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