La Brexit rallenterà il mercato dell'automobile

La Brexit rallenterà il mercato dell'automobile
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Daniele Pizzo
Questa la previsione degli analisti sull'esito del referendum britannico
30 giugno 2016

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Incertezza: questa la parola più ricorrente in questi giorni quando si parla di Brexit. L'abbandono dell'Unione Europea da parte del Regno Unito è infatti sul piano macroeconomico un'incognita la cui portata si conoscerà nel momento in cui si conoscerà il contenuto dei trattati di scambio che gli inglesi, ormai fuori dalla politica economica comunitaria, dovranno stipulare col resto del mondo e con l'Unione Europea appena lasciata in particolare.

Secondo gli analisti di IHS Automotive, l'impatto del “Leave” sul mercato britannico dell'automobile rallenterà la crescita prevista per i prossimi due anni: ciò significa che si venderanno 2,8 milioni di auto in meno da oggi al 2018 rispetto allo scenario in cui avesse vinto il “Remain”, ovvero un declino superiore al 9%.

Consistente anche l'impatto previsto sul mercato europeo che crescerà quest'anno come previsto di circa il 5%, ma che nelle stime declinerà nel 2017 dell'1,2% rispetto al 2016 ovvero a 15,45 milioni di unità rispetto ai 15,98 previsti, mentre per il 2018 non è prevista alcuna crescita. 

«Non prevediamo che l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea abbia per Fca particolari impatti sul fronte industriale o di altro tipo, sebbene l'esito del referendum ponga l'interrogativo su quella che sarà l'Europa del futuro», aveva dichiarato attraverso un portavoce di FCA a proposito dell'esito del referendum. «In particolare non ci attendiamo che il fatto di avere la sede fiscale in Gran Bretagna comporti conseguenze finanziarie o cambiamenti nella governance del Gruppo, data la distribuzione globale delle attività e sedi operative di Fca nei vari Paesi nel mondo», assicurano da Torino.

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