Volkswagen: presenti anche in Europa i V6 3.0 TDI sotto accusa negli USA

Volkswagen: presenti anche in Europa i V6 3.0 TDI sotto accusa negli USA
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Daniele Pizzo
Ma secondo Wolfsburg nei motori non sarebbe presente nessun dispositivo illegale: è un software che permette al catalizzatore di raggiungere la normale temperatura di esercizio per limitare le emissioni inquinanti
6 novembre 2015

Punti chiave

E' presente anche nei motori V6 3.0 TDI delle Audi, Porsche e Volkswagen vendute in Europa il software che secondo l'Environmental Protection Agency americana rappresenta un artificio illegale per diminuire le emissioni di NOx. Lo ha ammesso lo stesso Gruppo tedesco alla Reuters, ribadendo comunque che il software in questione non è illegale. 

Il problema? Si chiama AECD

Secondo l'EPA, le emissioni reali di NOx del motore 3.0 TDI che equipaggia le Volkswagen Touareg my 2014, Porsche Cayenne my 2015 e i my 2016 di Audi A6, A7, A8 e Q5 sarebbero nove volte superiori al limite di legge in vigore negli USA. 

 

A farli rientrare artificiosamente nella soglia consentita sarebbe un software denominato “Auxiliary Emission Control Devices” (AECD) di cui VW non ha fatto menzione nella richiesta di omologazione alle autorità statunitensi. L'AECD è stato considerato un “defeat device” come quello dei motori TDI del Dieselgate ai sensi del Clean Air Act, ovvero la legge che l'EPA sostiene che il costruttore tedesco abbia violato. L'AECD, secondo l'ente americano, riconoscerebbe la procedura ufficiale di misurazione dei NOx, riuscendo a limitare temporaneamente le emissioni di ossidi di azoto che risalirebbero oltre il consentito «un secondo dopo» il termine dei test.

 

Per questo motivo l'EPA ha ordinato a Volkswagen di trovare una soluzione tecnica per far rientrare le auto coinvolte nei limiti di legge e richiamare le vetture coinvolte, che sarebbero circa 10.000 negli USA e la cui vendita è stata bloccata volontariamente dal costruttore. 

La versione di Volkswagen

Per il Gruppo di Wolfsburg, invece, l'AECD è invece perfettamente regolare. Lo ha detto in una nota ufficiale e ribadito alla Reuters, spiegando che «il software AECD non altera i livelli delle emissioni ma assicura che dopo una partenza a freddo il catalizzatore raggiunga rapidamente la temperatura di esercizio e che abbia effetto la depurazione dei gas di scarico dalle emissioni». Perciò, per Volkswagen, il dispositivo non viola non solo alcuna norma statunitense, ma anche europea.

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