Suzuki Baleno S [Video prime impressioni]

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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Le nostre prime impressioni della Suzuki Baleno S, la versione spinta dal turbo a 3 cilindri dell'agguerrita segmento B della casa di Hamamatsu
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
16 maggio 2016

Con l’arrivo della nuova Baleno Suzuki è entrata a gamba tesa nel cuore del segmento B. Quello di Fiat Punto, Ford Fiesta, Opel Corsa e Volkswagen Polo, tanto per citare alcuni dei modelli più venduti in Italia. E ora, ad un mese dal lancio, rinforza la gamma con l’arrivo della nuova versione S, che porta al debutto un nuovo motore 1.0 tre cilindri turbo di ultima generazione e un allestimento più ricco. 

Attenzione a non fare confusione però. La lettera S non sta a significare una vera e propria versione sportiva della Baleno. In questo caso infatti siamo in presenza soltanto di un equipaggiamento top di gamma, un po’ come già è avvenuto con la Vitara S.

Dal vivo: com’è fuori

Rispetto alla Baleno “tradizionale” la S si distingue per alcuni tocchi di stile - abbastanza limitati per la verità - a partire dalla modanatura rossa che spicca sul frontale. Restano al loro posto invece i raffinati, almeno per il segmento di appartenenza, gruppi ottici allo xeno con luci diurne a led, mentre una serie di cromature e i cerchi in lega bruniti da 16 pollici danno un tocco di raffinatezza in più. Il posteriore poi, con lunotto molto spiovente, mette in mostra un piccolo alettone e gruppi ottici a led.

Dal vivo: com’è dentro

La Baleno S è lunga poco meno di 4 metri (399,5 cm per l’esattezza), ma offre il bagagliaio più grande della categoria. Sono 355 i litri a disposizione, grazie ad un vano ben sagomato e rifinito in maniera abbastanza curata. Ma La Baleno sorprende ancora di più per lo spazio riservato ai passeggeri posteriori, davvero sorprendente per un’auto così compatta.

Davanti invece troviamo una plancia semplice, con plastiche dure ma piuttosto solide. Al centro si erge la plancetta con il clima automatico e il sistema multimediale con display touch da 7 pollici, abbastanza completo e funzionale. Novità invece per il quadro, che tra i due strumenti analogici digitali ora sfoggia un display da 4,5 pollici che racchiude le tante informazioni del computer di bordo, compresi i valori di potenza e coppia espressi in tempo reale. Un vero peccato quindi che non riporti anche le indicazioni del sistema di navigazione.

I sedili si adeguano allo spirito di quest’auto. Sono semplici, con pochi fronzoli, ma comodi. Naturalmente è inutile aspettarsi una grande capacità contenitiva, ma per un’auto pensata per viaggiare tranquilli si dimostrano pressoché perfetti.

Il nuovo 1.0 tre cilindri turbo 

Costruita in India, su una piattaforma completamente nuova, la Suzuki Baleno S porta al debutto un motore di ultima generazione. Si tratta di un tre cilindri 1.0 turbo benzina a iniezione diretta, capace di erogare 112 CV e 170 Nm tra 2.000 e 3.500 giri/min. Valori interessanti non solo per il segmento di appartenenza, ma soprattutto in relazione al peso, che si ferma sotto i 1.000 kg (980, per essere precisi). Un’attenzione tutta particolare quella riservata dai giapponesi al contenimento delle masse, che si traduce non solo in prestazioni interessanti, ma anche - e soprattutto - in consumi particolarmente contenuti. 

Il nuovo tre cilindri turbo è abbinato ad un cambio manuale a cinque marce con rapporti lunghi, che non fa rimpiangere troppo l’assenza di una sesta marcia. In opzione si può comunque avere anche un automatico con convertitore di coppia a sei rapporti.

A onor di cronaca ricordiamo che la gamma motorizzazioni Baleno include anche un 1.2 aspirato Dualjet da 90 CV, disponibile anche nella variante “micro-ibrida” SVHS, mentre non ci saranno, nemmeno in futuro, dei diesel. Sorprende in ogni caso l’elenco di dispositivi di assistenza alla guida, che annovera oltre al cruise control attivo anche la frenata automatica di emergenza.

La Baleno S arriva in Italia ad un prezzo di listino di 17.800 euro con un allestimento top di gamma. Come optional si possono aggiungere solo la vernice metallizzata (500 euro) e il cambio automatico (1.200 euro). Un prezzo che inizia ad essere importante quindi per una segmento B, ma che tiene conto di un equipaggiamento davvero completissimo

Le nostre impressioni di guida

Il nuovo Boosterjet a tre cilindri si fa subito ben volere grazie all’estrema silenziosità. Al minimo sembra addirittura che sia totalmente spento, mentre le vibrazioni tipiche dei tre cilindri qui sono un lontano ricordo. Anche quando si inizia a viaggiare però non delude, perché grazie alla sovralimentazione si dimostra frizzante e con un buono spunto. Il turbocompressore, grazie ad una girante di piccole dimensioni, ha un’inerzia bassa e questo limita piuttosto bene il tipico fenomeno del turbo-lag, che rimane avvertibile ma solo quando si affonda completamente il piede sul gas. Nella guida tranquilla invece, in città, rimane bello pieno e soprattutto molto elastico. Niente male l’allungo, visto che nonostante il turbo, questo tre cilindri spinge bene anche a 5-6.000 giri/min, fino al limitatore. Per di più con un sound gradevole, che non fa rimpiangere per niente il rumore da “frullino” tipico dei vecchi tre cilindri. 

Onesto il cambio manuale a cinque rapporti, che trasmette un’idea di solidità e solo quando lo si maltrattata un po’ troppo inizia a manifestare qualche impuntamento. I rapporti sono lunghi, a tutto favore del contenimento dei consumi, e questo non fa rimpiangere troppo l’assenza di una sesta marcia, nemmeno in autostrada. Il carattere allegro del motore però forse avrebbe meritato un cambio a sei marce con rapporti un po’ più corti, che ne avrebbe saputo esaltare ancor di più il carattere. 

L’assetto si adegua all’indole della Baleno S, un’auto tranquilla, per chi cerca tanto comfort e non mai ha troppa fretta. In appoggio è molto morbida e questo non invoglia a spingere troppo sul pedale del gas, anche se il motore ne avrebbe per offrire un pizzico di divertimento. In compenso però si viaggia comodissimi e anche chi sta dietro non soffre buche o sconnessioni dell’asfalto. Buona anche l’insonorizzazione complessiva dell’auto. In autostrada il sound del tre cilindri scompare letteralmente, sommerso dal rumore di rotolamento degli pneumatici che però non è mai troppo invasivo. Nella media anche la frenata, sincera ma anche efficace quando serve un arresto più repentino.

Consumi

Nel corso del nostro test di primo contatto, dove non ci siamo troppo risparmiati con il pedale del gas, abbiamo riscontrato una media di 6,5 l/100 km (dato del computer di bordo). Con una guida più tranquilla però, a velocità costante, si riesce tranquillamente a fare molto meglio, con percorrenze fino a 20 km/l.

Conclusioni

La Baleno S arriva in Italia ad un prezzo di listino di 17.800 euro con un allestimento top di gamma. Come optional si possono aggiungere solo la vernice metallizzata (500 euro) e il cambio automatico (1.200 euro). Un prezzo che inizia ad essere importante quindi per una segmento B, ma che tiene conto di un equipaggiamento davvero completissimo. Per i primi mesi di commercializzazione poi ci sarà un prezzo lancio di circa 14.000 euro.

Pregi e difetti

Pro

  • Abitabilità posteriore e bagagliaio da record - Motore 1.0 turbo Boosterjet - Peso contenuto

Contro

  • Assetto fin troppo morbido in alcuni frangenti - Cambio manuale, non ama essere maltrattato - Plastiche dure, qualche assemblaggio da migliorare

 

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C.so Fratelli Kennedy, 12
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  • Prezzo da 10.422
    a 19.000 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 387
    a 438 cm
  • Larghezza da 168
    a 174 cm
  • Altezza da 139
    a 147 cm
  • Bagagliaio
  • Peso da 940
    a 1.215 Kg
  • Segmento Due volumi, Station Wagon, Tre volumi
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