Kazakhstan Rally. La prima (vera) di Branch (Yamaha) e Alvarez (Toyota)

Kazakhstan Rally. La prima (vera) di Branch (Yamaha) e Alvarez (Toyota)
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Coppa del Mondo FIA e Campionato del Mondo FIM si incontrano in Kazakhstan. Pochi iscritti, qualche colpo di scena, molte sorprese e rovesciamenti di fronte. Auto e Moto ora pronti per la grande avventura del Silk Way Rally.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 giugno 2021

Aktau, 13 Giugno 2021. Cinque giorni di gara su un livello di intensità inaspettato. Sorprese, colpi di scena, incertezza e rovesciamenti di fronte. È il bello del Rally-Raid, mai scontato e ben poco prevedibile. Il Rally del Kazakhstan è la seconda prova di Coppa del Mondo FIA per le Auto, dopo l’Andalucia, e la primissima del Campionato del Mondo FIM per le Moto. La trasferta è di quelle difficili, i tempi sono quel che sono ed è logico aspettarsi un’affluenza limitata, in particolare ai diretti interessati alla materia, nella fattispecie i Mondiali in ballo. Tra l’altro tra 3 settimane è la volta del ben più solenne e importante Silk Way Rally, molti si sono risparmiati… e molti hanno risparmiato per non mancare al prossimo appuntamento “congiunto” FIA e FIM. La ripresa dell’attività in Kazakhstan, ad ogni modo, è stata particolarmente interessante, avvincente.

Hanno vinto Ross Branch, Yamaha, e la coppia Alvarez-Monleon, Toyota, ma nessuno dei vincitori si è presentato come nettamente favorito. Anzi, a voler scommettere, era difficile indirizzarsi verso quel tipo di soluzione del rebus.

A dire il vero, e non vedo perché dovremmo fare il contrario, la gara delle Auto è stata quasi fino alla fine appannaggio della “recluta” tra i grandi, quel Mathieu Serradori che, con il suo buggy privato, sembrava avere la strada completamente sgombra. Nella gara delle Moto, invece, è stata la Tappa Marathon di inizio gara a scombinare le carte del mazzo, creando quella situazione che si è mantenuta fino alla fine del Rally in favore del Pilota del Botswana. Per completare il quadro, c’è un'altra coppia di vincitori… mancati, e questa volta si parla italiano poiché si tratta di Eugenio Amos e Paolo Ceci, primi quattro volte su cinque ma irrimediabilmente in ritardo durante la prima tappa. Un esito di qualità, insomma, non confortato da quel risultato che resta scritto e che sarebbe stato del tutto legittimo.

Vediamo nel dettaglio, allora.

Poche Moto, ma le Squadre ufficiali KTM, Husqvarna, Hero e Yamaha riempiono il tabellone. C’è Howes, attesa novità Husqvarna dell’anno, e manca Price, alle prese con il rinnovo del contratto con KTM (naturalmente andato a buon fine per un altro biennio). Hero al completo, Rodrigues, Buhler e il neo-acquisto Franco Caimi, e così Yamaha, Van Beveren, Andy Short e, appunto, Ross Branch.

Dalla parte delle Auto è più che altro una questione interlocutoria di “privati”. Gli Assi degli assi sono assenti… giustificati. Peterhansel e Sainz sono in attesa di salire sulla nuova Audi “Elettrica”, Al Attiyah si è preso una pausa per il Rally del Qatar (che ha vinto per la 14ma volta). Mattias Ekstrom è al via con un dei Buggy “orfani” di X-raid per continuare a farsi le ossa, gli OT3 di Overdrive del Red Bull Junior Team sono per Cristina Gutierrez e Guillaume De Mevius. Tutto il resto della truppa è “clienti sportivi”. T3 e T4, l’insieme degli SSV, sono una realtà più evidente di quella delle Auto “tradizionali”, ormai troppo costose per i non ufficiali.

Il Rally delle Moto si conclude, in linea di massima, già a partire dalla terza tappa, seconda frazione della grande Marathon di due giorni. In testa dall’inizio della gara era andato Ross Branch che, vincendo il Super Special Stage, aveva scelto di conseguenza un favorevole ordine di partenza. Matthias Walkner, KTM, era tuttavia passato al comando al termine della seconda Speciale vinta da Skyler Howes, Husqvarna. Poi arriva la terza tappa, fine Marathon. Per scelta di pneumatici e strategie, in un colpo solo sono fuori gioco l’intera Squadra Hero e proprio Walkner, che si accorge ben presto di non riuscire a finire la Speciale a quel ritmo e quindi rallenta. Branch, invece, è perfetto nel calibrare le residue risorse di gomma a sua disposizione, arriva sulle tele ma riesce a tornare in testa al Rally. Ci rimarrà fino alla fine, anche perché Walkner preferisce portare a casa il secondo posto che prendere dei rischi sulle velocissime piste attorno al Mar Caspio. Sul podio di Aktau anche Adrien Van Beveren, tre Yamaha nei primi 5 e davvero grande gara di Carlo Augusto Cabini, settimo assoluto con una Honda CRF450 RS allestite da Simone Agazzi. Migliore Junior del Rally, Cabini ha rotto il ghiaccio e diventa la promessa da scoprire nel prossimo Silk Way Rally.

La gara delle Auto è dominata dalla sicurezza di Mathieu Serradori, dall’incoscienza di Yazeed Al Rajhi, dalla regolarità e dalla… fortuna di Lucio Alvarez. Serradori va in testa con un inizio di gara perfetto, e er due tappe Al Rajhi lo aggredisce senza tregua, fino a ridurre ad appena 22 secondi il suo ritardo. Le ultime due tappe sono cruciali. Al Rajhi rompe il braccio di una trasmissione e resta “impantanato” su una duna. Cerca di riparare ma viene “tamponato” da Halpern e così il ritardo raddoppia. Di fatto il saudita è fuori gioco e Serradori diventa imprendibile. Durante l’ultima frazione, tuttavia, il Century CR6 di Serradori e del nuovo navigatore Loic Minauder resta bloccato in panne e la Gara si riapre offrendo la grande opportunità a Lucio Alvarez e Armand Monleon che, secondi alla viglia del Rally con mezz’ora di ritardo, colgono la loro prima, importante vittoria davanti a Krotov e Ekstrom. Cristina Gutierrez, sesta assoluta, vince la categoria T3 con un OT3 ufficiale Red Bull e resta in testa al Campionato di categoria. T4… Amos e Ceci, 4 vittorie su cinque tappe. Peccato quella macchina sul fianco per 40 minuti durante la prima tappa!

E ora è Silk Way Rally,1-11 Luglio!

 

© Immagini Kazakhstan Rally – Red Bull Content Pool

2021 Rally Kazakhstan – Classifica Assoluta AUTO

1. Lucio Alvarez (ARG)/Armand Monleón (ESP) Toyota Hilux Overdrive, 16hr 03min 17sec

2. Denis Krotov (RUS)/ Konstantin Zhiltsov (RUS) MINI John Cooper Works Rally, 16hr 31min 42sec

3. Mattias Ekström (SWE)/Emil Bergkvist (SWE) MINI John Cooper Works Buggy, 16hr 38min 21sec

4. Ronan Chabot (FRA)/Gilles Pillot (FRA) Toyota Hilux Overdrive, 17hr 22min 35sec

5. Austin Jones (USA)/Gustavo Gugelmin (BRA) Can-Am Maverick X3 (FIA T4), 17hr 57min 22sec

6. Cristina Gutierrez (ESP)/François Cazalet (FRA) OT3 by Overdrive (FIA T3), 18hr 12min 33sec

7. Eugenio Amos (ITA)/Paolo Ceci (ITA) Can-Am Maverick X3 (FIA T4), 18hr 27min 58sec

8. Fernando Alvarez (ESP)/Antonio Gimeno (ESP) Can-Am Maverick X3 (FIA T3), 18hr 53min 36sec

9. Pavel Lebedev (RUS)/Kirill Shubin (RUS) Can-Am Maverick X3 (FIA T3), 19hr 03min 52sec

10. Annett Fischer (DEU)/Filipe Palmeiro (PRT) Can-Am Maverick X3 (FIA T3), 19hr 35min 45sec

 

2021 Rally Kazakhstan – Classifica Assoluta MOTO

1. Ross Branch (BWA) Yamaha WRF 450, 14hr 39min 02sec

2. Matthias Walkner (AUT) KTM 450, 14hr 44min 09sec         

3. Adrien van Beveren (FRA) Yamaha WRF 450, 14hr 49min 18sec

4. Daniel Sanders (AUS) KTM 450 Rally, 15hr 10min 36sec

5. Andrew Short (USA) Yamaha WRF 450, 15hr 11min 23sec

6. Luciano Benavides (ARG) Husqvarna HQV 450 Rally Replica, 15hr 21min 30sec

7. Augusto Cabini (ITA) Honda CRF 450 RS, 20hr 56min 01sec

8. Joaquim Rodrigues (PRT) Hero 450 Rally, 23hr 25min 10sec

9. Franco Caimi (ARG) Hero 450 Rally, 23hr 26min 03sec

10. Sebastien Bühler (DEU) Hero 450 Rally, 23hr 27min 16sec

11. Skyler Howes (USA) Husqvarna HQV 450 Rally Rally, 25hr 51min 37sec

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