Esame di teoria patente B: il quiz anche in caso di rinnovo

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Informazioni e consigli per superare l’esame di teoria, il quiz della patente B. Simulazione del test, sia per chi abbia il suo primo foglio rosa sia per chi debba rinnovare
7 ottobre 2018

Ottenere la patente di guida per l’auto è un must per moltissimi teenager, ma può capitare anche in età adulta di dovere sostenere, o purtroppo risostenere, l’esame di teoria per patente B, quella più diffusa in Italia. È step necessario per passare poi alla pratica e guidare, superare il test del noto quiz. Il metodo base, quello logico per superare al meglio un esame, come quello di patente B, è conoscere bene la teoria che in questo caso è quella del CdS. Studiando prima, da soli in autonomia o in Autoscuola e provando poi con le simulazioni del test, dopo aver compreso e imparato il manuale.

Non è facile per tutti passare al primo colpo il quiz della patente B, a qualcuno potrebbe capitare di dover rifare più volte, prima di ottenere un test valido e rischiare così di fare scadere il foglio rosa, allungando i tempi e incrementando i costi. Esistono, con il passare degli anni e il ripetersi di metodo e modi, di esame per ottenimento o rinnovo della patente B, alcune “strategie” che pur non canoniche hanno una certa utilità pratica a chi si trovi in difficoltà, anche per il costo finale della patente che, come dicevamo, aumenta se si sostengono più esami e magari occorre anche ri-emettere un permesso temporaneo.

Quiz patente B

Il nuovo esame di teoria per ottenere la patente B è fatto da una scheda di test, il cosiddetto quiz con quaranta domande in trenta minuti. Per ciascuna di queste domande in simulazione come in prova reale, occorre fornire una risposta di conferma (VERO) o smentita (FALSO). Ci sono venticinque argomenti distinti e vari blocchi di domande per argomento. Al fine di superare l’esame non si possono commettere più di quattro errori. Da cinque o più errori commessi, l’esame di teoria patente B si considera non superato. Inutile domandarsi troppo “cosa posso guidare” finché non si è certi del superamento della parte di teoria della patente B. Ricordiamo poi che ci sono sei mesi di tempo, dalla data di presentazione della domanda, per il superamento dell’esame di teoria, con due prove a disposizione.

Linguaggio del quiz patente B

Con la premessa che va conosciuta bene tutta la parte teorica letta sui manuali, o ascoltata dai formatori abilitati, sostenendo il costo di acquisto o prestito della documentazione, ci sono dei piccoli trucchi per superare l’esame patente B tramite test, che si basano sul linguaggio in cui sono scritte le domande, del quiz vero e proprio e delle simulazioni che lo riprendono. In primis serve avere occhio per sinonimi, o meglio i termini simili ma non uguali che possono trarre in inganno durante lo svolgimento dell’esame di patente B.

Anche avendo ben letto il manuale e fatto varie simulazioni con quiz, spesso il test e la pressione nel doverlo superare realmente possono far confondere. I termini tipici di alcune domande in sede di esame che più spesso mettono in crisi, chi non abbia la preparazione giusta o la lucidità del momento, con nervi saldi, sono ad esempio: carreggiata e corsia, da non confondersi; piuttosto che attraversamento e passaggio (pedonale o ciclabile); non sono identiche nemmeno le situazioni in cui la domanda del quiz ponga in prossimità piuttosto che in corrispondenza, di un certo ambiente stradale. In certe domande poi il termine “ovvero” è posto in modo da significare non una similitudine (cioè) ma un’alternativa, da considerare tra due situazioni.

In ogni caso solo un’attenta lettura della teoria ed eventuale confronto con i formatori è quanto meglio garantisce di essere pronti all’esame, ripetendo simulazioni, con successo, a oltranza. Pronti a capire se un freno di stazionamento è diverso da uno di servizio, se carenza o mancanza di visibilità impongono certe segnalazioni al posto di altre.

VERO O FALSO. Sempre l’accumulo di dati negli archivi dei quiz posti all’esame di patente B, permette di intuire qualcosa in merito alla veridicità o falsità delle domande. La via “per esclusione” è tra quelle da molti ritenuta utile e quindi scorciatoia in sede di test, basandosi sull’esperienza. Qualcuno si azzarda anche a creare archivi di parole che quando incontrate siano tipiche di domande da considerare Vere (come quando si trovi una doppia negazione, il termine reato, e quello di segnale complementare) oppure False (i vecchi termini di spinterogeno e trombe bitonali, oppure gli organi di distribuzione, le candelette e il differenziale). Francamente vale quanto già detto: il quiz della patente B si supera non cercando prima le scorciatoie, che potrebbero essere magari vie interrotte, visto che le domande non restano le medesime in eterno, ma studiando e apprendendo, bene, il manuale. Utile sempre è fare le simulazioni, che quando danno risultati costantemente sotto i cinque errori, sono segno di preparazione teorica adeguata per ottenere la patente B e guidare l’auto.

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