Patente a punti. Cos'è, come funziona e come si recuperano i punti persi.

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La patente a punti è un meccanismo introdotto dal Codice della Strada per tutte le patenti rilasciate in Italia. Inizialmente i punti disponibili sono 20 ma grazie alla "buona condotta" è possibile arrivare ad un massimo di 30.
20 giugno 2011

Punti chiave


Introdotta in Italia dal 1 luglio 2003, la patente a punti è un meccanismo introdotto come deterrente contro le infrazioni al Codice della Strada. Ad ogni conducente viene attribuito un punteggio iniziale di 20 punti, che viene decurtato, in caso di infrazione, secondo un punteggio che può arrivare sino a 10 punti per singola infrazione, con la possibilità della sanzione accessoria della sospensione immediata della patente, in base alla tipologia e la gravità dell’evento. Per i neopatentati, nei primi tre anni, i punti persi per ogni violazione vengono raddoppiati.

FINO A 15 AD ECCEZIONE DI...
Nel caso in cui siano accertate più infrazioni contemporaneamente possono essere tolti al massimo 15 punti ad eccezione delle situazioni in cui tra le infrazioni ve ne sia almeno una che prevede la sospensione o la revoca della patente: in quel caso i punti possono essere sottratti sino al raggiungimento dello 0. 

I punti della patente vengono scalati a chi è alla guida e non al proprietario del veicolo su cui il conducente viaggia. Nel caso in cui non sia possibile identificare il verbale viene inviato al proprietario del veicolo o, nel caso di società, al legale rappresentante dell’azienda, che deve comunicare entro 60 giorni alle Forze dell’Ordine il nome del trasgressore. Se queste informazioni non vengono comunicate, al proprietario del veicolo viene elevata una sanzione amministrativa che varia da 263 a 1.050 euro, che non prevede perdita di punti.

 

Dall'8 agosto 2009 è prevista la decurtazione dei punti dalla patente di guida o dal patentino anche per i conducenti maggiorenni di ciclomotori e minicar.

 

SAPERE IL PUNTEGGIO
Per controllare il saldo dei punti in tempo reale è sufficiente chiamare il numero di telefono 848 782 782 al costo di una chiamata urbana o consultare il servizio online previsto dal Portale dell'automobilista, sito web del ministero dei Trasporti dedicato alle pratiche on line del settore motorizzazione.

 

SE FINISCONO I PUNTI
Nel caso in cui i punti residui siano di valore uguale a 0 scatta l’obbligo della revisione della patente di guida. E’ lo stesso Ministero dei Trasporti, attraverso una lettera, ad invitare il conducente a rifare l’esame di guida entro un periodo di 30 giorni, all’interno del quale è ancora possibile usufruire del permesso di guida nel caso in cui l’infrazione che ha portato alla detrazione totale dei punti non preveda la sospensione o il ritiro della stessa. Se però gli esami non vengono sostenuti o non vengono superati la patente è sospesa a tempo indeterminato. Dopo aver superato l’esame, sulla patente vengono riassegnati i 20 punti iniziali.

 

CORSI RECUPERO PUNTI
Recuperare i punti è possibile nel caso in cui il punteggio non abbia ancora toccato la soglia dello 0. Per recuperare è possibile frequentare corsi speciali presso autoscuole o altri centri autorizzati dal ministero dei Trasporti. I corsi consentono di recuperare 6 punti sulle patenti A o B, 9 punti per le patenti ad utilizzo professionale: C, C+E, D, D+E o la patente B con il certificato di abilitazione professionale. Inoltre, sempre nel caso in cui il punteggio non sia azzerato, è possibile ripristinare il punteggio iniziale se per due anni dall’ultima infrazione non si commettono violazioni che fanno perdere punti.

 

BUONA CONDOTTA
Ai conducenti che hanno trascorso gli ultimi due anni senza aver fatto registrare perdite di punti viene automaticamente riportato a 20 il punteggio o attribuito un bonus di 2 punti, fino a un massimo di 30.

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