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Andrea Kimi Antonelli e Valentino Rossi sono due eccellenze della terra dei motori per antonomasia, l’Italia. I parallelismi tra di loro non mancano, a cominciare dalla precocità. Rossi esordi nella classe 125 a 17 anni, mentre Antonelli è approdato in Formula 1 a soli 18 anni, per giunta in un top team come la Mercedes. Tra di loro si è instaurato negli anni un rapporto di amicizia, la cui scintilla risale ad alcune gare online al tempo del COVID.
“Vale per me è un’ispirazione – ci ha raccontato Antonelli quando lo abbiamo incontrato nell’hospitality della Mercedes in Qatar -. È una leggenda delle due ruote, ma è veramente una persona semplice. Abbiamo un bel rapporto”. E il loro punto di incontro resta proprio il mondo delle corse. “Qualche volta, quando riusciamo – e con i nostri impegni ovviamente non è facile – andiamo sui kart”, spiega Kimi.
“Sono anche andato al suo ranch un paio di volte, anche a vedere la 100 km dei campioni. È bello avere un rapporto così non solo con lui, ma anche con gli altri piloti dell’Academy. È davvero un gruppo bellissimo, molto divertente”, osserva Antonelli. È lo stesso clima generoso di convivialità che si respira avendo a che fare con Kimi, molto stimato da Rossi, arrivato a un soffio dal debutto in Formula 1 a metà degli anni Duemila.
“Mi diverto un sacco quando sono con loro. Sono contento di avere il privilegio di avere un rapporto così con una leggenda del motorsport”, aggiunge Antonelli. Che Rossi abbia conquistato intere generazioni di appassionati lo dimostra il fatto che diversi attuali piloti di Formula 1, da Lando Norris ad Alex Albon, fossero suoi grandi fan da ragazzini. Ma Antonelli ha avuto la chance di conoscerlo ben prima di arrivare nel Circus, a differenza dei suoi colleghi.
Rossi in passato si è detto certo che Antonelli possa lasciare il segno in F1, così come lui è riuscito a fare nel motomondiale. Stando a quello che si dice nel paddock sulla competitività della Mercedes il prossimo anno, l’occasione di emergere per Kimi potrebbe arrivare molto presto. E chissà che i preziosi consigli che Rossi dispensa ad Antonelli quando si incontrano per le loro sgambate sui kart non possano tornargli utili per fare la differenza in quello che di fatto sarà un anno zero della F1.
