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Un nuovo anno è alle porte e si preannuncia una stagione davvero intensa. Non solo per il cambio regolamentare più importante nella storia della Formula 1, ma anche per i valori in campo, destinati a cambiare profondamente e a scatenare un vero e proprio effetto domino. Tutti cercheranno di accasarsi nel team più competitivo, ma non si tratta di un discorso valido al 100% per Max Verstappen. Per lui, qualsiasi scelta futura dipenderà anche da fattori extra. Tuttavia, i colloqui con Mercedes ci sono stati.
Il 2025 si è chiuso con il dominio della McLaren nel Mondiale Costruttori e con Lando Norris che ha conquistato il suo primo titolo iridato, superando Max Verstappen di soli due punti. Proprio l’olandese ha messo a segno un recupero impressionante, accumulando quasi cento punti dopo la pausa estiva, mostrando un grande cambio di passo rispetto all’inizio della stagione, quando la Red Bull aveva faticato a trovare performance e competitività. Questa situazione ha alimentato il mercato piloti, con il quattro volte campione del mondo sempre più spesso accostato alla Mercedes, che doveva ancora confermare George Russell e Kimi Antonelli.
Prima delle vacanze, tutto era ancora in bilico. Max Verstappen aveva tra le mani il destino sia della Red Bull sia della Mercedes. Il suo contratto prevede clausole rescissorie che gli permetterebbero di lasciare il team prima del 2028 – anno di scadenza dell’accordo – qualora non occupasse una delle prime tre posizioni in classifica piloti. Le trattative sono state avviate con la squadra di Toto Wolff, con cui Verstappen ha anche trascorso del tempo in Sardegna, salvo poi interrompere tutto e chiarire che nessun passaggio sarebbe stato concretizzato.
Per Max, la scelta va ben oltre le prestazioni della vettura e riguarda anche fattori extra-pista. “Per me non si tratta solo di Formula 1 – ha rivelato l’olandese a BBC Sport – Ci sono molte cose che devono andare a posto perché io possa cambiare. Ruoli futuri, cose del genere. Quindi, se mai dovessi apportare un cambiamento, sarebbe un grande cambiamento per me, perché Red Bull è come una seconda famiglia e non è facile replicarla altrove”.
“Il cambiamento non sarebbe solo per avere una monoposto più veloce o un ambiente diverso. Ci sono molte questioni legate alla mia carriera in F1 e a ciò che faccio al di fuori della F1 che devono conciliarsi”, ha aggiunto Verstappen. “Certo, ci sono stati dei colloqui con la Mercedes. Ma allo stesso tempo, è stato tutto molto amichevole e aperto. Niente di più”.
Inoltre, con Mercedes probabilmente continuerà a interfacciarsi anche per quanto riguarda i suoi impegni extra-Formula 1. Il team Verstappen.com passerà dalla Ferrari 296 GT3 alla Mercedes GT3 nel prossimo GT World Challenge. Tra i vari impegni dell’olandese c’è anche la volontà di partecipare alla prossima 24 Ore del Nürburgring. Un’esperienza che non interferisce con la F1, ma che arricchisce le sue competenze: “Cerco sempre di osservare i dettagli, imparare a conoscere la macchina, conoscere me stesso e fare molte cose al di fuori della F1”.
“Certo, guido auto molto diverse, e credo che questo non possa che aiutare nella mia carriera in F1. Sto solo cercando di diventare un pilota più completo e versatile”, ha concluso Verstappen, “perché in fondo, per restare al vertice, non basta essere veloce: bisogna sapersi reinventare continuamente, dentro e fuori dalla pista”.