F1. “Leclerc? Con Enzo Ferrari non avrebbe nemmeno varcato i cancelli di Maranello”: Arturo Merzario punge il monegasco

F1. “Leclerc? Con Enzo Ferrari non avrebbe nemmeno varcato i cancelli di Maranello”: Arturo Merzario punge il monegasco
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Arturo Merzario, ex pilota della Ferrari in Formula 1 e nel mondiale Sport Prototipi, si dice sicuro: il Drake non avrebbe voluto in squadra Charles Leclerc
23 dicembre 2025

Charles Leclerc è da anni un pilastro della Ferrari. Approdato a Maranello nel 2019 dopo un anno di apprendistato in Sauber, Leclerc ha da subito saputo guadagnarsi l’affetto dei tifosi della Rossa, con la sua tenacia e l’attaccamento “alla maglia”. Ma il monegasco non è tra i piloti preferiti da Arturo Merzario, ex pilota della Ferrari in F1 e nell’allora mondiale Sport Prototipi. “Leclerc è arrivato a occupare in Ferrari un posto che all’epoca non gli competeva”, ci ha spiegato quando lo abbiamo raggiunto telefonicamente.

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“È un ottimo pilota, come ce ne sono tanti. Se metti in un cappello i nomi e ne peschi uno, uno vale l’altro. Non è speciale”, riflette Merzario. Leclerc nei suoi anni in Ferrari ha raccolto meno di quanto abbia seminato, ma sui suoi risultati pesano le difficoltà tecniche che la Rossa ha attraversato negli anni, dalla SF1000 del 2020 fino ad arrivare alla capricciosa SF-25, che Leclerc ha cercato in tutti i modi di domare. Leclerc ha concluso la stagione 2025 senza vittorie, ma conquistando sette podi. Non è bastato a evitare che la Rossa concludesse il mondiale Costruttori al quarto posto.

Secondo Merzario, il fatto che Leclerc abbia battuto il blasonatissimo Lewis Hamilton nel primo anno di permanenza in Ferrari non è indicativo delle sue qualità. “Chi fa un vanto del fatto che stia davanti a un sette volte campione del mondo come Hamilton, quando in realtà Lewis ha mollato il colpo perché non si sente integrato nella squadra. Perché mai dovrebbe dare il 110% in queste circostanze?”.

Merzario si spinge anche oltre. “Se ci fosse stato Enzo Ferrari, non avrebbe nemmeno varcato i cancelli di Maranello. Ne sono sicuro. Non l’avrebbe ricevuto nemmeno come cliente”. Il figlio del Drake, Piero, è invece un estimatore di Leclerc. Al Gran Galà 2025 della FIA a Tashkent, in Uzbekistan, Ferrari è salito sul palco per ritirare la medaglia per l’innovazione alla memoria del padre, e ha voluto chiamare con lui proprio Leclerc, seduto in platea.

Un gesto di stima e di fiducia che arriva in momento cruciale per le sorti della carriera di Leclerc. Lo ha detto lo stesso monegasco che il 2026 sarà un anno fondamentale per lui e per la Ferrari. Serve la monoposto giusta per poter lasciare il segno nella nuova era tecnica della F1. E se non dovesse essere così, Leclerc potrebbe cominciare a guardarsi intorno. Le alternative, in fondo, ci sarebbero. A maggior ragione quando il mercato piloti nella primavera del prossimo anno esploderà.

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