Airspeeder: l’auto (volante) da corsa del futuro a Goodwood 2019

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Al Festival of Speed 2019 è stato esposto lo Speeder MK IV: un mezzo volante dall’aspetto di un drone in grado di ospitare un pilota a bordo. È previsto anche un campionato già per il 2020
11 luglio 2019

Come saranno le corse del futuro? L’endotermico scomparirà definitivamente? Ci saranno solamente gare con vetture elettriche? O addirittura si passerà alle auto volanti? Quest’ultima ipotesi non è completamente da scartare perché un team di ingegneri sta portando avanti un progetto che riguarda le corse nel cielo. Il veicolo, o meglio, il velivolo in questione si chiama Airspeeder: si tratta di un drone scala 1:1 (se confrontato ad un normale mezzo a quattro ruote) completamente elettrico, che si ispira alle F1 di una volta. In occasione del mitico Festival of Speed Goodwood 2019 (qui la Top10 del nostro Master Pilot), i creatori dell’Airspeeder si sono ritagliati un piccolo spazio per far scoprire il prodotto agli appassionati e annunciare il campionato 2020! Ecco tutti i dettagli.

L'Airspeeder MK IV esposto a Goodwood 2019
L'Airspeeder MK IV esposto a Goodwood 2019

Airspeeder MK IV

Come vi abbiamo anticipato e come potete vedere dalle immagini e dal video in copertina, la struttura principale del veicolo è lunga e stretta e alle estremità ci sono 8 motori con 8 eliche (posizionati proprio come su un drone), che gli permettono di volare e che ricordano le mitiche Formula 1 degli anni ’60.

Le dimensioni di questo mezzo sono paragonabili a quelle di una normale vettura: 4,03 m di lunghezza, 0,9 m di altezza e 3,42 m di larghezza. Grazie ai motori da 50 kW l’uno e le eliche da 60” (152 cm circa) riesce a raggiungere una velocità di 200 km/h e a toccare i 900 m di altitudine. La capacità della batteria offre un’autonomia di circa 15 minuti e permette di trasportare fino a 100 kg, poco più del peso di una persona. Infatti, l’Airspeed MK IV si può guidare in prima persona, ma non preoccupatevi: ci sono dei sistemi anticollisione e di sicurezza. Le generazioni precedenti, invece, erano controllate in remoto, come si fa per i droni da corsa con radiocomando e visore.

Guardate il video qui sotto per scoprire più nel dettaglio come è stato progettato questo incredibile mezzo.

Un campionato dedicato

L’Airspeeder non è semplice fantasia: gli ideatori stanno pensando a un campionato 2020. Matt Pearson, fondatore e CEO di Airspeeder, ha dichiarato: «Siamo lieti che Jean Todt sia venuto a trovarci al FoS Future Lab. Ha mostrato un interesse significativo in quello che stiamo cercando di ottenere come una nuova forma di sport motoristici. La risposta dei media, degli ospiti e anche degli altri espositori è stata fenomenale. Abbiamo parlato dell'ingegneria che sta dietro lo Speeder, del formato delle nostre corse e persino di come contribuiremo alla mobilità aerea in futuro. Essere in grado di raggiungere così tanti fan in quattro giorni è incredibile e non sarebbe stato possibile senza il supporto di Goodwood, così come i nostri partner Equals e DHL».

L’idea dell’Airspeeder Grand Prix è di una competizione testa a testa tra 5 squadre, ciascuna con 2 piloti. Circa 30 minuti di gara, incluso un pit-stop per il cambio batterie. Per spingere questa iniziativa, il campionato sarà trasmesso a livello mondiale, ma ci sono ancora un po’ di test da fare. Entro la fine dell’anno, si svolgeranno voli dimostrativi programmati nel deserto del Mojave, in California.

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