F1. Dalla commovente vittoria di Senna fino al colpo mondiale di Verstappen, 5 momenti iconici del Gran Premio del Brasile

F1. Dalla commovente vittoria di Senna fino al colpo mondiale di Verstappen, 5 momenti iconici del Gran Premio del Brasile
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Un classico sempre attesissimo, il GP verde-oro unisce la passione dei tifosi brasiliani e una grande tradizione motoristica ad un evento sempre ricco di grandi emozioni, anche grazie alle mutevoli condizioni meteo e alla sua posizione nel calendario
5 novembre 2025

 

  • 1991 - Sforzo titanico

Delle 41 vittorie di Ayrton Senna in Formula 1 quella nel GP di casa del 1991 è divenuta una pagina di sport indimenticabile, non solo per le condizioni in cui è stata ottenuta, ma anche perché per l’asso brasiliano vincere in casa rappresentava un obiettivo importantissimo che però prima di quell’annata sembrava stregato. Nessuna delle precedenti 4 pole position ottenute infatti si era poi trasformata in un successo, tra sfortune, ritiri e mancanza di velocità. Il ‘91 sembra però essere l’anno buono, Ayrton scatta di nuovo dal palo e riesce a tenere dietro gli inseguitori, tra cui un agguerritissimo Nigel Mansell. Quando però la sua McLaren comincia ad accusare problemi al cambio, la maledizione del GP di casa sembra continuare; Senna perde via via tutte le marce della sua vettura arrivando addirittura ad avere solo la sesta. Nonostante la sua MP4/6 quasi arrivi a fermarsi nelle curve lente, con ogni briciolo di forza che ha in corpo Senna conduce gli ultimi interminabili giri tagliando il traguardo con il famoso urlo liberatorio e con lancinanti dolori fisici. Ayrton rischierà poi di svenire dalla fatica mentre portato in trionfo dalla torcida riuscirà a malapena a sollevare la coppa del vincitore durante la cerimonia del podio.

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  • 2006 - Grazie Michael

La grande storia d’amora tra Michael Schumacher e la Ferrari ha avuto una conclusione dolce-amara nell’epilogo di Interlagos del 22 ottobre 2006. Amara, perché quanto accaduto 2 settimane prima a Suzuka aveva ormai messo fine ai sogni di un 8° mondiale che avrebbe avuto del leggendario e che invece sarebbe andato nelle mani di Fernando Alonso, dolce perché il Kaiser quel giorno mise in scena uno show di congedo indimenticabile. Se in qualifica il tedesco si deve accontentare della 10^ posizione a causa di un problema tecnico, in gara riesce a risalire fino quasi alla top 5, prima che un contatto con Fisichella lo condanni ad una sosta ai box per aver subito una foratura. Quel giorno però la sua 248 F1 sembra di un altro pianeta. Rientrato nelle retrovie Schumi comincia a rimontare giro dopo giro superando gli avversari come fossero birilli, tenendo un passo inavvicinabile. Il culmine della rimonta arriva poi a due giri dalla fine con un sorpasso spettacolare sfiorando il muretto dei box ai danni del suo erede Räikkönen. Un quarto posto che sa di vittoria per la sua ultima, almeno per il momento, gara in carriera.

 

  • 2012 - Finale da brividi

Dal suo spostamento nel calendario, la gara del Brasile ha più di una volta giocato il ruolo di appuntamento decisivo per le sorti dei titoli iridati e il 2012 tra questi rappresenta forse uno dei più incredibili insieme a quello del 2008. Con 7 vincitori diversi nelle prime 7 gare il 2012 vive sul filo del rasoio, ma malgrado una Ferrari nettamente inferiore alla Red Bull è Fernando Alonso a disputare quella che forse è ancora oggi la sua migliore stagione di sempre in F1. Lo spagnolo non sbaglia sostanzialmente mai spremendo al limite la sua F2012 e arrivando a giocarsi un mondiale contro ogni pronostico. Solo due ritiri in cui è incolpevole lo fanno arrivare da sfavorito nella chiusura di Interlagos. Qui lo spagnolo deve sperare in qualche disavventura del rivale Vettel per provare a vincere così come era successo a Räikkönen nel 2007. La pioggia della domenica dà qualche speranza in più all’asturiano e infatti Vettel è protagonista di una carambola al primo giro nel quale il tedesco scivola ultimo ma con la sua Red Bull miracolosamente illesa. Tra la pioggia che va e viene e qualche incidente Seb riesce a concludere la gara solo sesto, quanto basta però, con Alonso secondo, per conquistare il suo terzo titolo con soli 3 punti di vantaggio. Dopo quella di Abu Dhabi di due anni prima per Alonso è l’ennesima cocente delusione ad un soffio dal trionfo mondiale.

 

  • 2021 - Duello rusticano

L’ennesimo capitolo dell’epico duello tra Hamilton e Verstappen nella stagione 2021 va in scena sul circuito brasiliano, primo atto di un rush finale di 4 gare. L’olandese arriva davanti di 19 punti in classifica generale e con il suo stato di forma sembra lanciato verso la conquista del suo primo titolo. La Mercedes dal canto suo è disposta a provarle tutte per rendere possibile la rimonta ad Hamilton e per l’occasione sblocca un motore portato al limite da utilizzare negli ultimi scampoli di stagione, pena 5 posizioni di penalità in griglia. Il weekend però comincia nel peggiore dei modi quando il 44 viene escluso dalle qualifiche per un DRS irregolare dopo che aveva conquistato la pole. Ammesso comunque alla sprint anche grazie alla potenza della W12 Lewis rimonta dall’ultimo fino al 5° posto prendendosi la 10^ posizione per la domenica. Verstappen sembra comunque lontanissimo, ma dopo una rimonta inarrestabile di Hamilton tra i due si consuma l’ennesimo duello ruota a ruota. L’alfiere della Red Bull le prova tutte per contenere gli attacchi del rivale, anche spingendosi oltre il regolamento, ma quel giorno nulla può contro la velocità della Mercedes. Hamilton lo supera di forza prendendosi una vittoria schiacciante che gli permette di accorciare in classifica generale.

 

  • 2024 - Lezione di guida

È ancora vivo in tutti gli appassionati il ricordo del Gran Premio del 2024, forse il più emozionante di tutta la stagione. Dopo un inizio di campionato che lasciava presagire un altro dominio targato Verstappen, la McLaren è riuscita a ribaltare i valori in campo permettendo ai suoi due piloti di lottare attivamente per le vittorie e di accorciare il divario in classifica con Max. In Brasile dunque, Norris arriva, pur con troppe opportunità sprecate, ancora in lotta per il mondiale. Quella che però sarebbe un’occasione d’oro dopo la pole position conquistata al sabato, con Verstappen costretto a partire dal 17° posto, si trasforma invece in un disastro. Nella pioggia di domenica succede di tutto tra incidenti e interruzioni e Norris si trova spesso a remare con la sua McLaren mentre Verstappen comincia una rimonta storica infilando uno ad uno i suoi avversari come se stesse guidando sull’asciutto. Alla fine l’olandese conquisterà la vittoria forse più bella della sua carriera infliggendo a Norris, solo sesto, una batosta decisiva per le sorti del campionato.

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