Formula 1. Max Verstappen o le McLaren: chi è il favorito per la pioggia di Interlagos?

Formula 1. Max Verstappen o le McLaren: chi è il favorito per la pioggia di Interlagos?
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Le previsioni per il weekend del Gran Premio del Brasile 2025 di Formula 1 suggeriscono l'arrivo della pioggia. Ma chi è il vero favorito per Interlagos?
5 novembre 2025

Max Verstappen dovrà dimostrarsi più forte di una serie di svantaggi tecnici per la sua Red Bull in Brasile se vuole continuare ad alimentare le sue speranze mondiali quando mancano solo quattro Gran Premi alla fine della stagione 2025 di Formula 1. Sulla carta, l’iconica pista di Interlagos – l’unica su cui il format della Sprint ha veramente senso – favorisce la McLaren da diversi punti di vista, a cominciare dal nodo del raffreddamento. Dopo i 2.240 metri di livello sul mare, per il GP del Brasile si scende a quota 800 metri, con una rarefazione dell’aria meno significativa, ma comunque apprezzabile.

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Quanto la McLaren MLC39 sia efficace nella protezione dei suoi organi vitali dal surriscaldamento lo si è visto chiaramente in Messico. Un’occasione in cui la scuderia di Woking, mentre gli altri team aprivano generose branchie per far respirare meglio la vettura, si è presentata in pista con una monoposto sostanzialmente sigillata, per nulla diversa dai GP in cui il raffreddamento non diventa critico. È il risultato di un lavoro di fino sulla ripartizione delle masse radianti che assume un ruolo centrale nel momento in cui il raffreddamento diventa una variabile prestazionale, e non solo di affidabilità. Avere sfoghi più piccoli, dopotutto, implica una migliore efficienza aerodinamica.

Ma anche il layout della pista pensa a esaltare la MCL39, una vettura che vede nelle curve tondeggianti e con una velocità non troppo elevata di Interlagos un terreno più favorevole, a differenza di una Red Bull RB21 che trova nelle curve rapide il suo miglior terreno di caccia. Pure il ritorno delle frenate combinate sorride alla McLaren, che spera di ritrovare un Oscar Piastri competitivo su un tracciato che garantisce un maggior grip, a differenza di Austin e Città del Messico. Ha ancora da lavorare sulla sua guida con scarsa aderenza Piastri, che arriva a Interlagos accodato al compagno di squadra Lando Norris in classifica piloti.

La McLaren ha un’arma in tasca anche nel caso in cui arrivi la pioggia, come suggeriscono le previsioni meteo. La capacità della MCL39 di sfruttare al meglio le gomme senza surriscaldarle torna molto utile con le intermedie, una mescola che tende a prendere temperatura molto velocemente, soprattutto se la pista è in fase di asciugatura. Il vero ordigno da cui vedersi in caso di bagnato, però, resta Max Verstappen. Basti vedere la rimonta di cui si rese protagonista lo scorso anno proprio a Interlagos, con una cavalcata dal diciassettesimo al primo posto che gli consentì di chiudere la pratica del titolo piloti.

La pioggia a Interlagos è spesso stata artefice di colpi di scena incredibili, come il titolo strappato in extremis da Lewis Hamilton a Felipe Massa passando Timo Glock sotto il diluvio nel 2008. E ad aumentare il caos potrebbe pensare anche il format della Sprint, con una sola sessione di prove libere prima di deliberare assetto per le qualifiche e per la stessa corsa breve. Non solo le condizioni nelle FP1 potrebbero non essere rappresentative del resto del fine settimana, ma anche la stessa Sprint nasconde delle insidie non da poco per il prosieguo del weekend e per l’andamento dell’intero mondiale.

Se dovesse piovere abbondantemente durante la Sprint, crescerebbe il rischio di errori dalle conseguenze pesanti. Non parliamo tanto dei punti persi, comunque rilevanti in un mondiale tirato, quanto della ricaduta sull’economia del weekend di gara. La Sprint di fatto è uno stint di gara, e i dati raccolti in questa circostanza sono fondamentali per approfittare efficacemente della riapertura del parco chiuso tra la Sprint e le qualifiche del GP di domenica. La McLaren ad Austin con il doppio zero causato da un errore di Piastri nella Sprint si è ritrovata senza informazioni preziose che l’hanno costretta a un approccio molto conservativo sull’altezza da terra, con conseguenze macroscopiche sul passo gara.

Bisognerà stare attenti a non commettere errori in un weekend cruciale anche per la lotta per il secondo posto nel mondiale Costruttori, con Ferrari e Mercedes separate da un solo punto e Red Bull molto vicina alle rivali. La Rossa tira un sospiro di sollievo su un tracciato sul quale i freni dissipano meno calore, a tutto vantaggio di un uso meno marcato del lift and coast. Ma c’è un altro aspetto che favorisce la Rossa rispetto alla Mercedes, la frenata combinata che la W16 mal digerisce. È ancora comunque tutto da scrivere in un weekend in cui la sfida con i capricci del meteo può diventare più delicata per tutti.

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